Petrucci: “Calcio alla svolta”. Lega di A, ipotesi Paolillo

Petrucci: “Calcio alla svolta”. Lega di A, ipotesi Paolillo

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REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) – L’Olimpiade di Londra che ha portato una medaglia in più rispetto a Pechino, il successo strepitoso dei Paralimpici, e il suo basket: Giovanni Petrucci,n.1 dello sport italiano sino al prossimo 19 febbraio, ha passato una buona estate e appena rientrato da Londra si è dedicato al suo Comune, San Felice Circeo. E’ sindaco, i problemi sono tanti. Ma non per questo ha trascurato lo sport: a Chianciano e Cernobbio ha avuto importanti incontri politici (non solo col suo amico Casini) perché a fine anno incombe la Finanziaria. E il mondo dello sport non è, non può essere tranquillo.

Ci sono le elezioni delle Federazioni (e almeno 5-6 presidenti, se non di più, cambieranno) e c’è il timore di altri tagli al finanziamento del Coni, già sceso a 410 milioni. I segnali però, almeno per ora, sembrano incoraggianti. Forse stavolta il Coni non dovrà fare ulteriori sacrifici. E’ presto per dirlo, ma c’è abbastanza ottimismo. E le medaglie aiutano. Mercoledì prossimo tutti al Colle, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il suo secondogenito, il professore universitario Giulio, appena rientrato dalla vacanze, dovrà intanto occuparsi di sport, e non è certo la prima volta. Il Coni l’ha incaricato, come commissario ad acta, di mettere ordine alla Figc. Saltato infatti l’accordo per lo statuto, le quote del consiglio federale dovrà farle Napolitano jr.
Ha spiegato Petrucci: “Io non voglio dare lezioni ma devo dire al mondo del calcio che siamo veramente ad una svolta: ci sarà un commissario ad acta. Una Lega (riferimento alla Lega Pro di Macalli, ndr) ha detto che il Coni non può intervenire: io dico che interverrà perché il commissario ha tutti i poteri per decidere. Stia sereno il mondo del calcio che è benissimo rappresentato da Abete, quelli che stanno dietro (sempre Macalli, ndr) tengano conto che le regole le fanno la Federazione e il Coni e gli altri devono rispettarle”. Come finirà? Cosa deciderà Napolitano jr? Di sicuro non toglierà l’unico posto in consiglio agli arbitri. Figuriamoci: rischierebbe uno sciopero… E allora? Probabile che dia tre consiglieri alla Lega di A, 1 alla B e due alla Lega Pro. Macalli ora ne ha quattro ed è disposto a scendere al massimo a tre: darà battaglia, di sicuro, anche perché sostiene che il commissario ad acta non può decidere sulla ripartizione. Petrucci, a Sky, ha parlato di tutto: “Complimenti alla scherma, la Federnuoto ha le spalle larghe. Bravo anche il presidente del ciclismo Di Rocco (hanno fatto pace, ndr). I Paralimpici hanno abbattuto le barriere, il sogno adesso è avere Olimpiadi e Paralimpiadi assieme”.
Petrucci ha elogiato addirittura la Lega di serie A: “La buona volontà sta ritrovando la strada. Il monte ingaggi è ancora alto ma ci sono società che si stanno mettendo a posto: un plauso al Napoli, alla Lazio, all’Udinese, a tutte le società sane”. Si sta lavorando, ai vertici dello sport, per riportare serenità nel calcio: per questo Giancarlo Abete aspetta ancora a sciogliere la riserva (ma si candiderà di sicuro il 19 dicembre). Il nodo è la Lega di serie A: attenzione, però ai segnali. Andrea Agnelli è entrato nel board dell’Eca (European Club Association) dove l’Italia è già rappresentata dal primo vicepresidente Umberto Gandini (Milan).
A questo punto, il presidente della Lega, al posto di Maurizio Beretta, potrebbe diventare Ernesto Paolillo, ex ad dell’Inter ed ex membro del board dell’Eca (sostituito appunto da Agnelli). E in consiglio federale, con Claudio Lotito (chi lo tocca?), potrebbe trovare posto Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli. I “giochi” sono aperti.

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