Pjanic svela il segreto: «In squadra è cambiato tutto»

Pjanic svela il segreto: «In squadra è cambiato tutto»

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totti e pjanicIL MESSAGGERO (A. ANGELONI) – Pjanic dà la palla, Florenzi fa gol. La Roma va e tutti sono convinti che il vento sia cambiato davvero. Quest’uomo mezzo francese e mezzo spagnolo che si chiama Rudi Garcia ha portato una magia che ha coinvolto squadra e ambiente. Tra le altre cose, ha recuperato Pjanic e ha ridato nuova vita a Florenzi, che già con Zeman si era ben comportato (era un po’ sparito con Andreazzoli). «Sì, è vero: la determinazione che stiamo mostrando dall’inizio della stagione è completamente diversa dal passato. L’abbiamo dimostrato anche qui a Parma. Il fatto di essere primi in classifica non vuol dire niente, però vogliamo restarci più a lungo possibile. Questa squadra può arrivare lontano», sostiene proprio Pjanic, autore ancora una volta di una prestazione di livello. «Siamo stati più forti e abbiamo meritato di vincere ancora una volta. Ora il derby? C’è una settimana per prepararlo, per fare bene anche la prossima. Contro la Lazio vogliamo vincere». La squadra non ha attaccanti di ruolo ma funziona. «Con Totti che tiene più palla e va avanti è più facile per tutti. Anche a centrocampo non ci sono posti fissi». E si vede. Sembra una Roma imprendibile in mezzo al campo.

ALE STRANA PUNTA Uno di quelli che interpreta meglio il credo dell’intercambiabilità voluto da Garcia è Florenzi. Un centrocampista che fa l’attaccante, o viceversa. Uno che fa tutto, insomma. Anche gol. «Per fortuna la palla ha preso prima il palo…», dice il centroattaccante. «Sono contento ma soprattutto sono felice del secondo tempo della squadra, nel primo non siamo andati bene. Roma matura? Parliamone alla fine del campionato». Ed eccolo, Florenzi, tornare sul suo nuovo ruolo. «Sono un jolly come tutti dicono ma spero che prima o poi troverò il mio posto fisso. Io ho imparato tutto alla Roma, dagli esordienti a oggi, passando per Stramaccioni e Alberto De Rossi. L’esperienza fa tanto in questo sport, e anche l’anno al Crotone mi ha aiutato tanto a crescere e a farmi diventare quello che sono adesso. E in questa fase, stare vicino a Totti rende tutto molto più facile. Io non mi sento fondamentale, ma parte di un gruppo importante in cui tutti si mettono a disposizione». E la Roma è prima. L’ultima volta che è successo, Florenzi faceva il capitano della Primavera«Fa un bell’effetto stare lassù. Stiamo lavorando bene e vogliamo proporre un bel calcio. I risultati per ora ci stanno dando ragione. Speriamo di continuare».

 

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