L’ex calciatore della Roma Roberto Policano è intervenuto alla trasmissione A Tutto Campo in onda su Radio IES parlando della Roma e del campionato che sta per iniziare. Ha commentato lo sciopero che ha causato il ritardo dell’inizio del campionato accusando le società e non i calciatori, “Non era il caso di alzare tutto questo polverone. Forse c’era qualche interesse di qualche squadra che non era pronta e hanno messo in mezzo i giocatori. Non penso che i giocatori si siano impuntati su qualcosa”. Si è soffermato poi sul campionato affermando che i nuovi acquisti della Roma sono un punto interrogativo. Li conosciamo ma non sono stati protagonisti fino alla fine. Questa è la loro opportunità più grande. Mi incuriosisce anche il Napoli. Se gli attaccanti riescono a fare i gol dello scorso anno, può anche lottare per lo scudetto. Il Milan è una delle principali protagoniste, ma bisogna vedere se riesce ad andare avanti in tutte le competizioni. La Juventus ha speso tanto, ma si trova ancora lì a cercare la quadratura del cerchio. Si è espresso infine sul nuovo acquisto Jose Angel oltre al calciomercato della Roma elogiando Miralem Pjanic e chiudendo con una considerazione su Luis Enrique, “E’ un classico giocatore spagnolo, abituato a tenere la palla, a non buttarla mai via, a cercare sempre la giocata anche in situazioni difficili. C’è sempre qualcosa di pensato. Dobbiamo imparare molto da questa cultura. Fa bene l’allenatore a cercare di inculcarla, ma non è facile. Credo che nessuna squadra debba ispirarsi al Barcellona, è una squadra a parte. Mi ha impressionato Pjanic. È un giocatore completo che fa entrambe le fasi, si presenta spesso in zona gol. Lamela lo conosco bene, secondo me non è ancora maturo. Gli manca la cattiveria per poter puntare la porta. Pjanic sarà un giocatore determinante per la Roma. Credo che Luis Enrique debba prima conoscere la realtà romana, poi può vedere se adattare la filosofia spagnola a questo calcio. Si può fare di tutto, ma ci vuole molto tempo. A Roma non è facile. Dopo l’eliminazione dall’Europa League, devi vincere. Non c’è tempo per cercare di diventare il Barcellona del futuro.”
