Roma al comando, Totti carica: «Ci siamo anche noi»

Roma al comando, Totti carica: «Ci siamo anche noi»

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TottiCorriere della Sera (G. PIACENTINI) – L’ultimo gol in trasferta lo aveva realizzato quasi un anno fa, lo scorso 31 ottobre, proprio a Parma. Per gli amanti dei numeri la rete di Francesco Totti al «Tardini», la diciannovesima in carriera ai gialloblù, non era quotata. Un gol, il primo in campionato e il numero 228 in Serie A, importantissimo soprattutto perché ha messo in discesa una partita che per la Roma dopo il primo tempo si era complicata parecchio, regalando di fatto ai giallorossi la terza vittoria consecutiva in campionato e la testa della classifica insieme al Napoli. Non succedeva dalla stagione 2007-08, che si concluse con un secondo posto, una Coppa Italia e un Supercoppa italiana.«È stata – il commento di Totti a fine partita – una serata importante. Volevamo vincere a tutti i costi perché era tantissimo tempo che non partivamo con tre vittorie. Con questa mentalità e questo spirito possiamo dire la nostra, rimanendo con i piedi per terra perché ancora il campionato è lungo ». Col Parma sembra avere un conto aperto. «È una squadra che mi porta fortuna, spero di fare gol anche con le altre ma la cosa più importante è che la squadra vinca». La Roma ha reagito da grande squadra. «Abbiamo un collettivo che può fare la differenza, siamo compatti e possiamo ribaltare le partite in qualsiasi momento».

Domenica c’è il derby, l’occasione migliore per cancellare quello di Coppa Italia del 26 maggio. «Per tutta la città è una partita diversa dalle altre, è normale che la si viva con più voglia. Il 26 maggio è un capitolo chiuso, pensiamo al presente e la vittoria di Parma è la maniera migliore per arrivarci, una buona medicina. Con nove punti siamo a punteggio pieno e abbiamo lo spirito giusto per farla diventare una bella partita ». Prima della gara il d.g. Mauro Baldissoni ha dichiarato che per la firma sul rinnovoper i prossimi due anni mancano solo i dettagli. Totti conferma.«Aspettiamo il presidente. Il mio sogno non era giocare fino a quaranta anni perché non è una questione d’età. Ho sempre desiderato giocare con una sola maglia, quella che tifo e che ho sempre amato. L’ho sempre rispettata il più possibile e la onorerò fino a quando giocherò ».

 

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