Roma ancora in affanno

Roma ancora in affanno

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“Marco Borriello è arrivato in condizione fisica non entusiasmante.” Queste le parole di Antonio Conte, mister della Juventus, di quattro giorni fa. Un’accusa rivolta indirettamente alla preparazione di Luis Enrique e del suo staff, ma che sembra fondata, dato che anche ieri sera la Roma dopo 45 minuti ha evidenziato il solito calo fisico. Se le partite terminassero all’intervallo i giallorossi sarebbero primi con 62 punti, a pari punti con il Milan; se, invece, si considerano solo i secondi tempi il crollo appare evidente; nella speciale classifica che considera solo i 45 minuti finali i punti raccolti sono solo 38, e questo si deve ad una condizione fisica mai ottimale.

Aspetti positivi. In un primo tempo giocato a ritmi bassi la Roma non sembra mai andare in affanno, tiene a lungo la palla (15’50”) e sbaglia solo il 25% dei passaggi tentati. La squadra non si allunga mai e rimane costantemente nella metà campo avversaria, scoprendosi in rare occasioni. Marquinho anche dal punto di vista fisico è la nota lieta della serata;il brasiliano non cala mai nei 90 minuti giocati, mostra lucidità in fase di possesso, proponendosi più volte in avanti, fino a trovare il goal del momentaneo vantaggio. Anche Totti sembra avere un altro passo rispetto a molti compagni, il 79% dei suoi passaggi va a buon termine, è il primo uomo a pressare e vince il 33.33% dei contrasti. Ultimo degno di nota è Simplicio, non solo per il goal del definitivo 2-2 segnato al minuto 87, ma per la prontezza con cui entra in partita sbagliando pochissimo in fase di costruzione di gioco.

Aspetti negativi. Il secondo tempo inizia nel peggiore dei modi. La squadra sembra entrare in campo distratta, come il Napoli alza il ritmo subisce due goal, sembra mancare la rapidità necesseria per ripartire, la potenza per vincere i contrasti. Forse le sedute d’allenamento molto brevi (al massimo 1h 20′) non permettono alla squadra di mantenere la lucidità per l’intero match. In difesa Kjaer e Taddei vivono un secondo tempo da incubo, sempre in balia degli scatti di Maggio e Cavani, superiori in quanto a potenza fisica e velocità. Basti pensare al secondo goal del Napoli, che vede il centrale danese superato facilmente dal numero 7 avversario. La partita di Rosi ha due facce, nel primo tempo sembra sovrastare Zuniga, nel secondo tempo non lo vede mai; non si propone più in fase offensiva e tarda sempre nei ripiegamenti difensivi. Borini potrebbe essere considerato come uno spettatore non pagante; l’ex attaccante del Parma non è ancora al meglio della forma dopo il recente infortunio, infatti in settimana ha svolto il solo allenamento di venerdì con i compagni, dopo essersi allenato in piscina giovedì. Al momento del cambio che ha visto Tallo subentrare a Bojan in molti si aspettavano che ad uscire sarebbe stato il numero 31. Anche Pjanic non sembra aver mai recuperato dopo l’infortunio rimediato nell’ultima apparizione con la sua nazionale, tocca meno palloni rispetto al solito, sbagliando di più.

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