Proprio da queste colonne abbiamo inoltrato in questi giorni i primi dubbi sulla nuova Roma che sta nascendo. Nomi fantasiosi accostati alla Roma che, se davvero confermati, farebbero quasi gridare allo scandalo. Eppure sia dalle parti di Piazza Cordusio, quartier generale di Unicredit, che dagli States dove opera Thomas DiBenedetto, non fanno altro che raccomandare calma e che la Roma sarà competitiva. Ghizzoni ieri, Sabatini in questi giorni, hanno dispensato tranquillità ai tifosi romanisti. Affermazioni che stridono fortemente con quanto esce quotidianamente sui giornali e quanto si sente nell’etere. La domanda, come diceva quello famoso, nasce spontanea: che dietro ci sia un altro progetto? Un progetto più interessante, più affascinante, il cui nome si lega alla parola “vincere”, un nome che è sinonimo di garanzia? Il sospetto viene, perché tutte queste voci potrebbero essere messe ad arte, così come quelle del nuovo tecnico della Roma, che potrebbe non essere né Luis Enrique, né Didier Deschamps. Il nome non è dato saperlo (o forse lo sappiamo ma ancora non è possibile rivelarlo per questioni di riservatezza). Però una cosa è certa: con questo nome la Roma potrà tornare a sognare.
