Roma, il gioco c’è. Manca solamente più freddezza in zona gol. Ma...

Roma, il gioco c’è. Manca solamente più freddezza in zona gol. Ma già ci piaci

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Possesso palla e qualità di gioco. La Roma dopo il 3-0 subito a Innsbruck una settimana fa, è sicuramente cambiata. In meglio. Un possesso palla schiacciante; palla che viene sempre giocata e mai buttata. Totti che è al centro del gioco offensivo della Roma e Bojan che ha i numeri del fuoriclasse. E’ questa la Roma che supera il Vasas per 1-0 con un gran gol di Viviani, sempre più decisivo.

MODULO – Il modulo è sempre lo stesso, il 4-3-3, ma cambia ad un 3-4-3 quando la Roma è in fase di impostazione. I terzini a turno salgono, l’altro che non imposta rimane in difesa insieme ai due centrali. L’altro terzino, quello che imposta l’azione, sale sulla linea dei centrocampisti. Sono movimenti semplici che però sono necessari per il modulo di Luis Enrique. Per un gioco così veloce e fluido, non si può rinunciare a Pizarro, già in forma campionato. Un autentico metronomo.

DIFESA – Non convince Josè Angel. Meglio Rosi. Provocazione: Taddei a terzino sinistro per tutta la stagione? Non sarebbe male. Forse sarebbe meglio un altro centrale difensivo, con Heinze spostato a sinistra.

CENTROCAMPO – Sicuramente Pizarro sugli scudi, un po’ timido De Rossi ma gioca sempre con grande grinta e personalità. Benissimo Perrotta: gli inserimenti in avanti sono il suo pane quotidiano

ATTACCO – E’ inutile ripeterlo, Totti è la Roma. Il numero 10 sembra esser tornato all’antico, anche se non ha ancora i 90 minuti sulle gambe. Il suo movimento con palla a Pizarro, Totti che la riceve spalle alla porta e innesca in verticale gli inserimenti di Perrotta, di Bojan e di Borriello, ci fa rivedere il Totti di 15 anni fa. E’ sicuramente la nota più lieta della serata. Ma non solo. Bojan ha dimostrato di avere personalità da vendere e numeri da campione. I suoi cambi di direzione repentini, i suoi dribbling, le sue accelerazioni hanno fatto rinfrancare chi già conosceva le doti dello spagnolo, avrà fatto ricredere tuttavia anche gli scettici più incalliti. Non bene Borriello, che a destra è sprecato. In quella posizione aspettiamo di vedere Lamela. Male Okaka.

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