Roma-Lazio, le interviste. Luis Enrique: “Abbiamo commesso errori infantili, ma mi piacerebbe...

Roma-Lazio, le interviste. Luis Enrique: “Abbiamo commesso errori infantili, ma mi piacerebbe giocare un derby in 11”

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Queste le dichiarazioni dei protagonisti al termine del derby vinto dalla Lazio per 2-1.

LUIS ENRIQUE A SKY

E’ un momento complicato della stagione. Il suo stato d’animo?
“Mi aspettavo che fossi molto positivo. Mancano dieci partite, il mio lavoro e quello dei ragazzi è finire la stagione. Se parliamo dei derby mi piacerebbe giocarlo in 11”.

L’espulsione è stata decisiva?
“No è uguale giocare con dieci o undici è lo stesso. Mi sembra sia lo stesso. Non parlo degli arbitri ma è chiaro che qualche volta mi piacerebbe giocare in 11 fino alla fine”.

La Roma aveva comunque ripreso la partita. Ci aveva messo il cuore. E’ l’elemento più positivo?
“Abbiamo commesso errori infantili. Il rigore arriva su un errore che non si deve commettere ma succede. E’ difficile parlare di questa partita giocata in 10 dopo 5 minuti. Non posso dire niente ai giocatori che hanno fatto di tutto cercando di trovare il pareggio. Alla fine non è arrivato, per me è un peccato grandissimo. Ho visto un grandissimo tifo. Non so cosa ho fatto per meritare questo ma ripeto mi piacerebbe giocare un derby in 11”.

E’ troppo facile farvi gol sulle palle ferme. Prendere gol così alla Roma è capitato troppo spesso.
“Noi non siamo grandi. Chi ha detto che lo siamo? Sono d’accordo, lavoriamo sui calci piazzati. Succede a tutte le squadre, a noi troppo spesso. Cerchiamo di migliorare per quello. Tutta la settimana avevamo preparato una partita diversa e dopo 5 minuti c’è l’episodio che cambia la partita. La nostra è una disposizione a zona sulle palle inattive, ma non parlo degli errori dei singoli”.

Da allenatore ed ex calciatore, c’era il fallo?
“Non parlo degli arbitri. Sono lontanissimo dall’area. L’unica cosa che dico è che mi interessa essere concentrato su quello che devo fare ma qualche volta mi piacerebbe giocare in 11. Se perdo in 11 va bene e complimenti agli avversari. Ma perdere giocando in 10 dopo 5 minuti. Cambiare la regola? Non è il momento di parlarne ma è un castigo troppo grande. Oggi sono molto deluso perchè ero convinto che potevamo vincere questa partita, quello era il sogno perchè la Lazio è una squadra forte. Ma dopo 5 minuti, non so cosa ho fatto per meritare questa merda”.

Le idee sono da cambiare?
“Io sono convinto su come deve giocare la mia squadra e cosa deve fare”.

Taddei non sa dov’è sul gol però.
“Facciamo uomo contro uomo su calcio d’angolo. Parlare dopo la partita è facilissimo”.

 

LUIS ENRIQUE A MEDIASET

Questa partita era importante per noi, tutto quello che avevamo preparato va via se si va in svantaggio, è il secondo derby di seguito e mi dispiace tantissimo.

Sulla fase difensiva.
“Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare in 10 ma abbiamo sbagliato sui calci piazzati. Il derby già dall’inizio è stato così purtroppo”.

Sulle espulsioni.
“Cinque in due partite, oggi un’espulsione che può succedere per un’intepretazione dell’arbitro, ma non siamo una squadra cattiva”.

Potevate fare meglio il possesso palla?
“Non voglio parlare male dei miei giocatori oggi, per il cuore che ci hanno messo. Sui calci piazzati difendiamo in modo diverso e oggi hanno fatto degli erorri. E’ chiaro che dobbiamo migliorare, non è facile mai difendere. Nel riposo ho parlato con i giocatori e ho detto che in 10 giocavamo con un uomo in meno di punta. Eravamo tutti affamati di fare una bella partita, ma dopo quello che è successo è cambiato tutto, abbiamo giocato con palla lunga. Se hanno fatto degli sbagli sono io il primo responsabile”.

Che effetto ti ha fatto entrare in uno stadio pieno di bandiere e perchè hai sostituito Lamela e non un altro?
“Ho dovuto mandare via lui perchè Fabio Borini è in un grande momento e Totti è il nostro punto di riferimento ma mi è dispiaciuto per Lamela. Poi alla fine è entrato anche Bojan ad un grande livello. Ma gli faccio i complinenti a tutti nonostante che il risultato è una merda incredibile”.

Il risultato inciderà sul giudizio sulla sua avventura personale?
“Il giudizio si farà alla fine della stagione e io sarò il primo responsabile, ho giocato 2 derby e vorrei giocarne uno in 11 per vedere se siamo in grado di farlo”.

 

LUIS ENRIQUE ALLA RAI

Nervoso per la espulsione di Stekelenburg?
“Non so cosa ho fatto per meritare questo schifo, per giocare un derby in dieci”.

Deluso per come è andata?
“Avevamo preparato bene la partita. Non uso parlare degli arbitri, ma giocare in undici sarebbe stato meglio”.

Sono quattordici anni che la Roma non perde due derby di fila?
“Mi dispiace, la vita è fatta di cose belle e di cose brutte, purtroppo per ora sono arrivate soprattutto cose negative, spero che il futuro ce ne riservi di migliori. Adesso mi interessa recuperare per la partita del Palermo, lavorare sulla mente della squadra che sarà triste, però ora pensiamo alla prossima partita con il Palermo, le somme le tireremo a fine stagione”.

Con chi se la prende oggi?
“Certo non con i giocatori, avrei preferito non giocare in 10 dal 5 minuto, sappiamo che è una partita particolare”.

 

LUIS ENRIQUE A ROMA CHANNEL

Dove finiscono gli errori e dove iniziano quelli dell’arbitro?
“Non è facile ma non dobbiamo parlare di arbitri perchè poi inizi a piangere come certi e noi non dobbiamo fare questo. Dobbiamo lavorare su questi errori, sul rigore chiaro errore nostro, dobbiamo migliorare quel che possiamo migliorare. A volte sbagliano, non è mai facile per loro. Oggi è stato un peccato terribile, pensavo che non sarebbe risuccesso di giocare con uno in meno. Così è stato dal minuto 3, e siamo stati in 10 e in svantaggio pure”.

Qualche errore di troppo. Nel secondo tempo è calata.
“E’ pesante giocare così, dopo il pareggio ancora potevamo fare qualcosa. Purtroppo il calcio piazzato siamo stati distratti. Poi abbiamo fatto delle palle gol per andare a pareggiare”.

Mauri non è dovuto neanche saltare, era solo. Eppure curavate quella fase durante la settimana, cos’è? Mancanza di concentrazione?
“No, non è quello, sono degli errori. E’ difficile parlare di un errore individuale, è certo che dobbiamo migliorare perchè non penso sia stata tutta sfortuna, noi siamo responsabili di quel che abbiamo fatto. L’avversario poi fa in modo che noi facciamo degli errori. E’ un punto da migliorare ma non possiamo avere tutto, avere la palla e non prendere rischi”.

Loro sono più squadra di noi?
“La Lazio ha individualità di grande livello, Klose e Hernanes, Mauri, sono di un livello importantissimo. La Lazio ha la sua qualità, in tutto il campionato è su in classifica. Hanno esperienza, sanno cosa fare. Lo sapevamo dall’inizio e sapevamo che era difficile. Ma nei due derby non ho visto la mia squadra inferiore a loro”.

Martedì vi ritroverete, cosa dirà alla squadra?
“E’ facile dire, siamo professionisti della Roma e dobbiamo rialzarci e pensare che mancano ancora 12 partite, che siamo lontani dal terzo posto ma finchè non finisce la stagione non dobbiamo pensare ad altro. Dobbiamo rialzarci, così deve fare un professionista anche se non è facile”.

 

TADDEI A ROMA CHANNEL

Peccato aver perso così, la Roma prende gol evitabili.
“Sicuramente, potevamo fare di più, però l’arbitro ha buttato fuori subito il nostro portiere. Poi sul pareggio era da buttare fuori Biava già ammonito ha abbracciato Totti. Uno pensa a non lamentarsi però siamo stati danneggiati. Ci tenevamo al derby, abbiamo lottato fino alla fine”.

Alla fine la Roma ha fatto tantissimi errori di passaggio.
“E’ normale che dopo un pò i tifosi si lamentano, perdi un derby e mancano 5 minuti, qualche palla in più in area potevamo metterla, ma era molto difficile e non volevamo buttare palla così a caso. Cercavamo di trovare lo spazio giusto, però sicuramente siamo arrivati lì meno di quel che potevamo”.

L’arbitro quanto ha inciso e quanto voi giocatori? Con chi siete arrabbiati?
“Prima di tutto con noi perchè all’inizio vevamo detto di essere concentrati su quel che dovevamo fare, però poi hai 85 minuti in 10. Siamo riusciti a pareggiare e abbiamo provato a giocare ma non è stato possibile. Ci dispiace per noi e per i tifosi che ci tenevano tantissimo a questo derby”.

Forse nel secondo tempo con un pò di furbizia potevate far espellere i difensori ammoniti.
“Si abbiamo fatto così, non sapevamo però che regolamento stava applicando l’arbitro. Non è una scusa. Non ci piace però essere trattati così ogni volta. Fuori dal campo tutte le squadre vanno dall’arbitro a massacrarlo, noi siamo troppo buoni e questo deve cambiare perchè ogni volta la Roma è danneggiata. Sta diventando una cosa triste e monotona, soprattutto per noi che lavoriamo tutta la settimana”.

Ora l’Europa League diventa l’unica missione possibile.
“Dobbiamo cambiare marcia, sappiamo cosa vogliamo fare, ora i tifosi saranno arrabbiati ma abbiamo bisogno di loro, sono il nostro 12esimo giocatore in campo”.

 

DE ROSSI A SKY

Te la senti di fare un bilancio?
“Qualcosa che non va ci sta ma il bilancio si fa a maggio. Dopo una sconfitta si potrebbe travisare lo stato oggettivo delle cose. La squadra ha avuto una crescita ma le prestazione sono state troppo altalenanti. C’è bisogno di inserire esperienza perchè è una squadra molto giovane e questo si sente”.

Certo a questo punto della stagione è deludente essere fuori da tutto.
“E’ deludente per tutti. Ma l’alternativa qual è perdere da qui a settembre? Non è così che la vedo io, e non intendo farlo così come l’allenatore e i miei compagni”.

Un tuo commento sui fischi a Juan?
“E’ stato molto bravo e si è anche limitato. Ci sarà chi prenderà decisioni a riguardo e che se sentirà questi cori li punirà. Prendersela con i tifosi della Lazio, quando li fa mezza Serie A, direi che andrebbe cambiata la mentalità”.

 

DE ROSSI A ROMA CHANNEL

Primo commento?
“Quest’anno non ci gira bene negli episodi, ci mettiamo del nostro, siamo tutti dispiaciuti”.

Ora non è facile psicologicamente.
“Non so, degli arbitri ho parlato una vita, protestavo, mi avvelenavo, ma non è per niente produttivo quindi lo lascio stare, non credo abbia fatto cose clamorose. Il problema è che giocare sempre in 10 devi rinunciare a giocare, devi rinunciare a qualcosa ed è frustrante”.

Alla fine la Roma non riusciva a metter palla dentro.
“Si, la fatica era in ognuno di noi, due giocatori si sono fatti male. Che fai la butti dentro e poi la prendono loro? Giochi con le armi che hai. Il problema è che la partita è iniziata subito così, e anche all’andata è stata compromessa allo stesso modo”.

Sul calcio piazzato non eravate schierati?
“Si, in 10 la Lazio doveva vincere per superiorità numerica e in campo, sul calcio piazzato i numeri si vedono”.

Taddei dice di voler iniziare a farsi sentire sugli errori arbitrali. Biava non è stato espulso dopo la trattenuta, 10 contro 10 sarebbe andata meglio?
“Non lo so, io posso lavorare forte per migliorare i miei errori, ho vissuto una stagione del 2008 in cui ho visto cose vergognose, e l’ho detto. Oggi invece può aver sbagliato su Biava ma non mi è sembrato a quel livello, se fosse stato così gli saremmo saltati addosso. Quando perdi così nel 2008 poi dopo l’arbitraggio sembra perfetto. La società se vorrà si farà sentire, ma noi dobbiamo pensare a noi, abbiamo perso contro una squadra forte, che è più squadra di noi quest’anno e a cui non puoi concedere un uomo”.

La Roma ci ha messo del suo nella sconfitta, troppi passaggi sbagliati. La Roma prende poi il solito gol su palla inattiva, tralasciata una marcatura. In un derby…
“Si è vero, puoi prendere gol da loro di testa perchè sono grossi e alti, ma questa era un’altra palla. E’ un errore grave, però gli errori si commettono, la stanchezza per aver giocato in 10 tanto tempo si fa sentire anche in episodi così. E’ un peccato”.

Come si riparte ora?
“Eh…come sempre. Come all’andata. Non è una stagione entusiasmante per i tifosi e per noi, ma tante cose ci girano contro. Continuiamo a lavorare e speriamo poi in un pò di fortuna e un pò di esperienza in più”.

 

DE ROSSI A MEDIASET

Sulla classifica.
“Oltre ad essere una sconfitta nel derby ci allontana di 10 punti dalla zona Champions e adesso è dura ma cercheremo di restare attaccati al treno dell’Europa”.

Cosa si poteva  fare in più?
“Bisogna migliorare, essere più smaliziati, l’abbiamo persa su un calcio da fermo”.

Questo progetto scricchiola?
“Io ci credo molto, non è una partita che cambia il valore di un progetto o la stima in un allenatore, il derby lascerà dei malumori e delle scorie sulla piazza e su di me, ma non cambia il mio pensiero sul tecnico”.

Il ripetere gli stessi errori, sopratutto difensivi, può inficiare il progetto?
“Diventa difficile vedere quello che c’è di buono. Oggi la partita è stata alterata dal fatto di essere rimasti in 10, ma il problema non mi sembra difensivo, i gol li prendiamo quando la palla l’abbiamo noi. Il progetto non dura un giorno, c’è bisgono di perdere anche qualche partita”.

Avete una buonissima squadra primavera, non è il caso di valorizzare il lavoro dei vostri settori giovanili?
“Sicuramente l’esperienza e la personalità non si trovano nei ragazzi della primavera, che pure sono eccezionali con i loro pari età. E no non lo dico perchè l’allena mio padre. Bisognerà buttare dentro qualche campione piuttosto per far crescere il livello di esperienza, basta guardare con chi ha vinto ieri il Milan. Naturlamente non dico di comprare Ibra”.

Tu per rinnovare avrai avuto rassicurazioni, come credi che la società lavorarà per fare una Roma forte?
“Non è per fare il ruffiano, la mia rassicurazione è la giornata di oggi, quello che vivo quando aspetto una giornata del genere, poi anche la delusione. Io sono rimasto al di là del progetto. Poi mi interessa anche il progetto, c’è bisogno di assestare una squadra, non di comprare 10 campioni”.

C’è molta pazienza, non sarebbe meglio un pò di pressione come c’era in passato?
“La pressione positiva, i tifosi non sono contenti di perdere, la squadra oggi ha dato tanto in 10, abbiamo dato tutto quello che avevamo, è questo quello che i tifosi apprezzano”.

 

DE ROSSI ALLA RAI

E’ la fine delle ambizioni Champions?
“Si, credo di si, siamo molto vicini alla fine”.

C’è questa differenza di dieci punti con la Lazio?
“Si la classifica parla chiaro, se vinci più partite vai più in alto”.

L’arbitraggio ha influito?
“Con il tempo ho capito che parlare di arbitraggi non serve, ma errori clamorosi non ne ho visti”.

La Roma è una squadra da ricostruire o da azzerare?
“Il progetto proprio perchè tale ha bisogno di tempo per essere produttivo, dispiace a noi giocatori e molto anche ai tifosi”.

Crede al cento per cento nel progetto di Luis Enrique, il feeling è tornato forte?
“Si ad entrambe le domande, tutto bene, specie ora che sappiamo ancora meglio come comportarci con lui”.

Addio terzo posto?
“Si, forse si, era difficile prima e ancora più ora. Non so cosa dire ai tifosi, loro hanno avuto molta pazienza con noi finora, spero ne abbiamo ancora fino a fine campionato. Dobbiamo preparare una grande Roma per il prossimo anno”.

 

JUAN A SKY

I soliti bu razzisti. In tanti anni di carriera ti è mai successo?
“No qui a Roma no, neanche in Germania o in Brasile. Dispiace perchè prima della partita siamo entrati con una maglia anti razzista. Ho rispetto per i tifosi della Lazio ed ho fatto quel gesto. Ma  dispiace più per loro che per me perchè io sono tranquillo”.

Tanti tuoi compagni ti hanno abbracciato.
“Non solo quelli della mia squadra ma anche Klose e Dias. Mi dispiace perchè avevamo provato a passare qualcosa di buono ai tifosi. Mi dispiace che una partita così bella da vedere ci sia sempe qualcosa che la rovina”.

Sei uscito per infortunio. Le tue condizioni?
“Ho fatto una scivolata su Klose e lui mi è andato sulla gamba a quel punto c’è stata una piccola distorsione al ginocchio. Domani farò gli esami e speriamo non sia nulla di grave”.

Come si è comportato Bergonzi su quell’episodio?
“Non posso dirlo perchè ero concentrato sulla partita. Ho parlato con Mauri e ho chiesto anche se capisco che anche per lui era difficile. Mi dispiace per il gesto che hanno fatto loro. In 5 anni non ho mai mancato di rispetto, abbiamo vinto tanti derby e ci siamo comportati bene”.

Siete quasi sempre uomo contro uomo con poco aiuto degli esterni. Errori vostri o manca l’aiuto?
“Ci siamo allenati in settimana con un terzino va avanti e l’altro da un mano. Cerchiamo di sbagliare poco a centrocampo ma è un rischio che succede perchè vogliamo sempre avere la palla. Siamo forti e dobbiamo ripartire”.

 

JUAN ALLA RAI

Come ha detto Reja mi dispiace tantissimo, eravamo entrati in campo proprio con le maglie contro il razzismo. Non me lo merito, ho sempre rispettato tutti, anche loro le tante volte cha abbiamo vinto contro di loro.

La Roma poteva vincere undici contro undici?
“La Roma poteva vincere anche dieci contro undici”.

Ha vinto la squadra migliore?
“Nel derby non vince la migliore, ma quella che crea più occasioni”.

 

JUAN A MEDIASET

Distorsione al ginocchio destro ma hai giocato una buona partita.
“Speriamo non sia niente di grave, domani facciamo la risonanza. Quando si perde la difesa è sempre criticata, dobbiamo allenarci e cercare di giocare meglio. La partita di Bergamo è stata brutta ma oggi abbiamo cercato di vincere”.

Sui bu razzisti?
“Ho fatto un intervento sulla bandierina e ho sentito dei cori fastidiosi, ho sempre avuto rispetto e penso di meritarlo”.

Il fatto di giocare sempre alti ti crea problemi qualche volta?
“E’ un rischio che corriamo e che sappiamo. Il problema è quando sbagliamo il passaggio a centrocampo”.

Sul 3° posto.
“E’ più lontano, dobbiamo cercare di vincere le partite, di tornare a lottare per la Champions”.

 

JUAN A ROMA CHANNEL

Peccato perdere così.
“Si, nei due derby siamo sempre andati uno in meno con un rigore e con gol loro. Possiamo continuare a lavorare, sperando che il prossimo anno sia diverso”.

Il gol preso da palla inattiva?
“Si, dispiace, fai di tutto per tutta la partita e prendi gol da palla ferma. Però non possiamo far niente, solo evitare di farlo ancora”.

Che aria c’è nello spogliatoio?
“Di ripartire, dopo un derby è difficile ma dobbiamo pensare di farcela”.

La Roma in 10 ha giocato bene poi alla fine le sono mancate le forze.
“Sicuramente, eravamo stanchi. Dopo il 2-1 non siamo riusicti a ripartire un’altra volta”.

Hai zittito gli idioti oggi, quando cambierà questo calcio?
“Oggi pensavo alla partita, il derby è sempre bellissimo da giocare, ma se continua così vedremo partite senza tifosi”.

 

BALDINI A SKY

Oggi avete voluto dare un saluto a Lucio Dalla.
“Da ex calciatore del Bologna ho avuto la  possibilità di conoscerlo. Facevamo un torneo di calcio a 5 e lui spesso si univa a queste tavolate”.

Avete dubbi sul presente?
“No assolutamente. Non siamo felici ma molto orgogliosi dell’atteggiamentoo della squadra e del nostro allenatore. Giocare 90 minuti in 10 è stato dispendioso sia dal punto di vista fisico che nervoso. La squadra però è rimasta in campo e pur concedendo qualche occasione anche noi abbiamo avuto la possibilità di pareggiare. La squadra se l’è giocata ed era il massimo che potesse fare oggi”.

Luis Enrique a caldo non ha perso tempo a protestare. Non c’è il rischio che diventi una condanna?
“Non lo so. Secondo me è un investimento che tutti dovremmo fare. Non c’è beneficenza nel non parlare degli arbitri o la voglia di fare i professorini. Vorremmo rendere più serena la partita agli arbitri. Non si può lavorare sugli arbitri, lo si può fare sulla squadra. L’unico modo di lavorare sugli arbitri è renderli più sereni in modo che lavorino meglio”.

Era o no rigore? Si poteva dare?
“Secondo me il rigore ci poteva stare. Ma è veramente eccessivo, anche con le regole attuali, il rigore guadagnato molto scaltramente da Klose si può dare ma l’espulsione è eccessiva. Questo è un commento non un giudizio”.

 

BALDINI A MEDIASET

Non c’è mai stato nessun bisogno di spostare Kajer in tribuna, mi permetto di ricordare ancora una volta che non è dipeso dal ritardo di De Rossi.

Cosa si può dire ai tifosi?
“E’ stato impostato un lavoro completamente nuovo, l’importante era dare un’identità precisa e della quale siamo molto soddisfatti. Ovviamenti i risultati ci fanno male, quando si fanno buoni risultati consecutivi si pensa subito a dove si può arrivare. Ma noi non abbiamo nessun ripensamento”.

Cosa serve per rendere questa squadra competitiva?
“Noi vogliamo cercare di trovarla già quest’anno questa continuità, se parliamo di oggi, la partita non è mai cominciata, ci sono degli sbagli e cercheremo di lavorarci. La strada fatta è già tanta”.

La piazza vi darà il tempo o da domani sarà più severa?
“La gente può manifestare nel modo che ritiene più opportuna, ma noi non pensavamo di avere più di quello che abbiamo ottenuto a questo punto. Non mi sento di dire non siamo nemmeno alla metà di dove dovevamo essre. Questa Roma è una Roma che altrimenti non ci sarebbe stata nemmeno, non era cercata da mille acquirenti. Non avrebbe partecipato neppure al campionato. Se non sarà possible portarla avanti, ne renderemo conto. La maggior parte della gente ha avuto la maturità di vedere oltre”.

Sembra un gruppo che non è sempre motivato e concentrato.
“Quando parliamo di qualità intediamo tanti tipi di qualità, anche quella comportamentale”.

L’organizzazione difensiva esiste poco o hanno poca qualità i difensori e questo non lo crediamo.
“Assolutamente, è una cosa che sappiamo. Cerchiamo di ottenere il meglio da parte di quelli che abbiamo, sapevamo che saremmo intervenire nel corso del tempo”.

 

BALDINI A ROMA CHANNEL

Si tende a non parlare degli arbitri, quali sono i demeriti della squadra?
“Non è per uno spirito missionario, ma perchè pensiamo che sono cose su cui non possiamo lavorare. Pensiamo a cosa possiamo allenare, parlare di arbitri diventa troppo spesso un alibi. Quel che si potrebbe ottenere è renderli il più sereni possibili, così sbagliano il meno possibile. Finchè il clima sarà sempre avvelenato, questo non può contribuire. Se con l’aiuto di tutti magari si riuscisse a farli percepire come poco più di un particolare in una partita di calcio, allora arbitrerebbero più sereni e sbaglierebbero meno. Quando una cosa è giusta lo è indipendentemente dai risultati immediati. E’ la stessa linea che stiamo seguendo con la squadra. Quando si vede che c’è qualcosa di buono in quello che sta facendo e che può portare ai risultati, dobbiamo cercare di vedere al di là di quel che abbiamo davanti agli occhi”.

La partita.
“Molto buona, la squadra ha giocato 90 minuti in 10 con grande dispendio fisico. E’ stata in partita ha concesso poco fino al 2-1 poi era normale. Abbiamo avuto anche occasione per il 2-2, quindi non c’è niente da dire sull’impegno e la voglia. E’ una partita di cui si può rimanere soddisfatti come prestazione, non come risultato purtroppo”.

Luis dice che ora si riparte.
“Si, bisogna continuare a lavorare ogni singolo giorno su quest’idea di calcio che ha come obiettivo quello di vincere le partite. Nessuno si era detto quest’anno quante partite vincere. Però il piano quest’anno era impostare una squadra nuova, che avesse una sua identità e che potesse offrire qualche orizzonte. E questo grazie al nostro allenatore io lo vedo. Molti no, ma altri lo intravedono. E questo è un primo punto dove volevamo arrivare”.

A fine campionato si farà un bilancio e si vedrà cosa migliorare.
“Si ma questo si sapeva dall’inizio. Nessuno si aspettava che con questa rosa potevamo ambire a traguardi molto più grandi di questo. Volevamo creare una base quest’anno e avere una progressione costante nei prossimi anni”.

 

 

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