Roma-Lecce: le pagelle

Roma-Lecce: le pagelle

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STEKELENBURG 6: Sul gol di Bertolacci non può far nulla, mentre per il resto è attento nelle rare occasioni in cui non deve limitarsi a coprire lo specchio della porta.
ROSI 6: Non sarà Francesco Rocca, ma in questa Roma è un giocatore importante. Senza infamia e senza lode.
TADDEI 6: I limiti sono evidenti: Rodrigo non è un terzino e talvolta sembra spaesato. Qualcosa di buono si è però visto nella fase di spinta, come quando dalla linea di fondo offre a Pjanic l’assist per il gol che sblocca il risultato.
KJAER 5.5: Dopo il derby, questo ragazzo sembra un po’ intimorito da sé stesso. Si limita a svolgere il proprio compito e se la cava discretamente fino al gol di Bertolacci, su cui ha un minimo di responsabilità.
HEINZE 6.5: Il confronto con Kjaer non regge: è l’argentino il vero leader della difesa. Sicuro sia nell’affrontare gli avversari sia nell’impostare l’azione, è un bene prezioso sia per la Roma che per il compagno di reparto.
DE ROSSI 7: Forse è stato meno appariscente di quanto uno si aspetti, ma Daniele quest’oggi si è prima adattato al ruolo di intermedio, con Gago in mediana, per poi scambiarsi i ruoli con l’argentino. Se l’è cavata bene in entrambi i casi.
GAGO 7: Ha iniziato la sua stagione in sordina, tra lo scetticismo di chi temeva per la sua condizione fisica. L’argentino è però tornato forte come ai primi tempi con la maglia del Real Madrid, e progressivamente ha iniziato ad essere un giocatore fondamentale per questa squadra, soprattutto per gli equilibri a centrocampo. Il gol suggella le sue ultime prestazioni.
PJANIC 7: Finalmente il gol arriva anche per il gioiellino bosniaco, che sta dando una certa continuità alle sue importanti prestazioni. A centrocampo c’è sempre, nonostante la giovane età è già un punto di riferimento.
LAMELA 6.5: Ci mette tantissimo ad entrare in partita, e non riesce mai a farsi notare con continuità. Regala però lampi di classe e sfrontatezza: che personalità per essere un classe 1992! Deve imparare, però, ad incidere di più sia nel pieno dell’azione, sia sotto porta.
BOJAN 5: Giornata decisamente no per il talento spagnolo. Ci prova, ma manca della concretezza necessaria per far male. Da rivedere.
OSVALDO 6.5: Ci prova in tutti i modi: sull’uscita di Julio Sergio, calciando contro l’ex portiere della Roma contrastato da Carrozzieri; da posizione leggermente defilata, trovando ancora una volta la risposta di Julio Sergio; in acrobazia, realizzando uno dei gol più belli della storia del campionato italiano ma trovando una maledetta bandierina alzata a negare la gioia della rete da cineteca. Pablo però c’è, e lo ha dimostrato al di là del gol cercato e non trovato. In attacco è importantissimo anche per fare da sponda e tenere palla.
GRECO 6: Entra in campo e mette ordine al centrocampo. Sfiora anche il gol.
TOTTI 6: Non è nella sua migliore condizione, ma entra e fa sentire la sua presenza con la sua intelligenza tattica e le sue giocate. E’ sempre il Capitano!
PERROTTA 6: Vale lo stesso discorso fatto per Taddei: Simone non è un terzino. Purtroppo attualmente questo è quello che passa in convento, e anche se negli ultimi istanti del match rischia di favorire Corvia, è bravo a fermarlo e a recuperare palla.
LUIS ENRIQUE 6.5: Bene così! Si vede finalmente, almeno in parte, quello che il tecnico asturiano vuole. Un po’ troppo “sperimentale”, come dimostra la forzatura di Taddei e Perrotta terzini, ma in quei ruoli è anche vero che non ha molta scelta…

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