“Roma, non è finita qui”

“Roma, non è finita qui”

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CORRIERE DELLO SPORT (P. TORRI) – Il Milan fa festa all’Olimpico, la Roma prova ancora a credere alla Cham­pions. Ma è dura, durissima, soprattutto se oggi, al Friuli di Udine, una delle due squadre uscirà con i tre punti. Di sicuro, comunque, non sarà stata questa partita con i nuovi campioni d’Italia a costituire il maggior rimpianto di una stagione che i giallorossi, in troppe occasioni, hanno but­tato al vento, almeno in chiave Champions League. Il pareggio con il Milan ci può sta­re, soprattutto un Milan che aveva bisogno di un punto per cominciare la festa, quel­lo che non doveva starci sono stati i tanti passi falsi imprevisti (i pareggi casalinghi con Bologna, Parma, Bre­scia, le due sconfitte a Ma­rassi dopo essere stati in vantaggio, con il Genoa pu­re di tre gol) a fare da zavor­ra in una classifica che, ma­tematica alla mano, vede la Roma non ancora sicura neppure dell’Europa Lea­gue.

SPERANZA – Eppure non c’è voglia di arrendersi, ci sono ancora centottanta minuti da giocare, che potranno es­sere determinanti soprat­tutto se oggi ci saranno al­cuni risultati favorevoli, co­me per esempio anche un Catania imbattuto a Brescia. David Pizar­ro che ha cercato per tutti i novanta minu­ti più recupero di dare un senso logico al­la manovra romanista, è un ragazzo che non è abituato a regalare illusioni, è consa­pevole che ora l’ipotesi Champions è lega­ta un filo sottilissimo, anche se non ha nes­suna intenzione di mollare: « Ci sono anco­ra due partite da giocare, una sul campo del Catania, poi la chiusura qui all’Olim­pico contro la Sampdoria. Noi dobbiamo pensare a fare sei punti. Servono due vit­torie per poter ancora sperare, sempre che ci siano una serie di altri risultati a noi fa­vorevoli. Perché altrimenti è dura, durissi­ma. Contro il Milan abbiamo dato il mas­simo, ci abbiamo provato sino all’ultimo» .

POSSIBILITA’ – Aleandro Rosi ha provato in un paio d’occasioni a mettere paura ad Ab­biati. Entrato al posto di Matteo Brighi (per il centrocampista si teme una frattu­ra alla testa del perone, mentre scriviamo è in ospedale a fare gli accertamenti), l’esterno ha rischiato di rovinare la festa ai rossoneri, poi alla fine è stato costretto a uscire per un risentimento all’inguine: « Battere il Milan non è facile per nessuno, noi ci abbiamo provato disputando credo una buona partita. Nel primo tempo pro­babilmente avremmo meritato di fare un gol. Io ci ho provato a segnare, se fossi riu­scito ad angolare di più sul primo palo quel tiro nei primi quarantacinque minu­ti, neppure Abbiati ci sareb­be potuto arrivare. Il fatto che al Milan fosse sufficien­te un pareggio, penso che un po’ abbia condizionato la partita. Nella corsa Cham­pions credo che abbiamo ancora delle possibilità. Certo molto dipenderà dal risultato dello scontro diret­to tra Udinese e Lazio. Se pareggiano, saremo ancora in corsa a patto ovviamente di vincere le ultime due ga­re » .

OTTIMISMO – Il più ottimista dei pochi giallorossi che si sono fermati a parlare nel dopo partita, è stato Marco Cassetti, anche ieri sera protagonista di una buona presta­zione: «Io credo che abbiamo le stesse pos­sibilità di prima di centrare il quarto po­sto. Vediamo cosa succede a Udine e poi ne riparleremo. Contro il Milan credo che di più non potevamo fare. Nel primo tem­po abbiamo disputato un’ottima partita, creando due- tre occasioni importanti, se fossimo riusciti a passare in vantaggio non ci sarebbe stato niente da dire. Nella ripre­sa, invece, è venuto fuori il Milan, abbia­mo sofferto pur concedendo pochissimo ai rossoneri. Alla fine ci abbiamo riprovato ma il Milan era a un passo dallo scudetto e non ha commesso errori» .

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