Roma-Palermo, l’analisi tattica: Menez bene negli inserimenti, male nella finalizzazione. Riise lascia...

Roma-Palermo, l’analisi tattica: Menez bene negli inserimenti, male nella finalizzazione. Riise lascia troppo spazio

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Parlare di analisi tattica quando una sconfitta è maturata anche in seguito a clamorose occasioni da gol sprecate sembrerebbe inutile. Se Menez e soprattutto Vucinic fossero stati capaci di concretizzare, ora probabilmente quest’analisi sarebbe riferita ad una vittoria invece che a una disfatta. Proviamo comunque ad analizzare i momenti salienti e quelli più interessanti della gara col Palermo. Nell’immagine a sinistra possiamo vedere l’ottimo movimento di Menez. Sul cross di Riise, Totti prova la deviazione acrobatica col tacco, senza raggiungere il pallone, imprendibile anche per il francese che però si inserisce alla perfezione nell’area avversaria e riceve la sfera da Rosi, bravo ad agganciare e a servire il compagno dopo essere scivolato. Il movimento di Menez è perfetto, la conclusione, centrale su Sirigu anche a causa della chiusura di un avversario, un po’ meno.

La Roma poi rischia grosso in contropiede, ormai è una consuetudine: il Palermo riparte velocemente con Hernandez e Pinilla, supportati dallo scatto di Pastore. Riise, ancora una volta discreto in fase offensiva, resta però in avanti lasciando pericolosamente sguarnita la fascia di sua competenza. Nell’azione, vediamo Cassetti andare a chiudere su Hernandez, seguito anche da Loria, mentre De Rossi è pronto a chiudere su Pastore. Burdisso marca Pinilla, mentre sulla sinistra Riise lascia il vuoto. Per fortuna, nessun esterno destro del Palermo sale e l’azione non ha gravi conseguenze.

Vediamo poi l’azione del rigore che ha portato al vantaggio della Roma. Menez porta palla, supportato anche da Rosi sulla destra, ed effettua uno splendido uno-due con Totti. Il francese viene poi trattenuto da Bacinovic, ma nel momento dello scambio con Totti Taddei s’inserisce centralmente in area, avanzando così come fanno Rosi e Riise in posizione più defilata. L’inserimento di Taddei ricorda molto quello del trequartista spallettiano, che di solito era Simone Perrotta, mentre il movimento di Totti, prima punta mobile che, senza dare punti di riferimento ai centrali avversari, porta la squadra ad arrivare in area, è praticamente lo stesso.

Da analizzare anche l’azione che porta al rigore per il Palermo: Pastore porta palla e avanza, inseguito da De Rossi, poi scarica sulla sinistra per Balzaretti. Cassetti va a marcare stretto Pastore e sul terzino sinistro del Palermo deve andare a chiudere Menez, che però si sgancia troppo tardi e consente il cross al centro dell’area. Il pallone è troppo alto per Loria, appostato su Abel Hernandez, mentre dall’altra parte Riise si dirige in diagonale verso il centro dell’area, poiché su Cassani, a ridosso del vertice dell’area di rigore della Roma, c’è Taddei. Sul cross di Balzaretti, Pinilla prova la girata acrobatica e viene ingenuamente trattenuto appena, ma in maniera evidente, da Burdisso.

Un’altra grande occasione sprecata da Menez arriva nella ripresa: Totti regala il solito pallone illuminante, che manda il transalpino direttamente in porta. Menez, inseguito da un avversario, arriva a tu per tu con Sirigu ma calcia a lato. Nell’occasione Totti aveva due opzioni: poteva lanciare Menez, inseguito da un avversario ma spaventoso nell’accelerazione, o servire Rosi, che davanti a sé aveva molto più spazio. Il Capitano ha preferito sfruttare la velocità del francese.

Il più grande e clamoroso rimpianto della Roma è però il gol clamorosamente sbagliato da Vucinic. Cassetti è bravo a recuperare palla e ad appoggiarla per Taddei, che lancia splendidamente Menez, partito in posizione regolare. Il francese è bravo ad avanzare verso la porta difesa da Sirigu, costretto ad uscire, e appoggia il pallone in area dove arriva Vucinic. Il montenegrino, poi, forse perché disturbato dal tentativo di chiusura di un difensore avversario, forse perché non arriva con la giusta postura del corpo all’appuntamento col pallone, forse perché troppo sicuro di sé, commette un errore inspiegabile.

Arriviamo poi al vantaggio del Palermo: Pastore è libero di portare palla sulla trequarti e serve in avanti Pinilla. Burdisso, convinto di lasciare l’attaccante del Palermo in fuorigioco, prova ad intervenire direttamente sul lancio di Pastore, mancando la palla. Pinilla è tenuto in gioco da Loria, riceve il pallone e avanza verso la porta, costringendo Doni all’uscita. Con la porta praticamente sguarnita, Pinilla serve in orizzontale Abel Hernandez, che non viene chiuso a dovere da Loria e realizza il gol del momentaneo 1-2.

La difesa della Roma latita ancora di più sul secondo gol di Hernandez. Pinilla porta palla e con un semplice passaggio taglia la difesa giallorossa, mettendo fuori causa Loria e Burdisso. Hernandez è bravo ad inserirsi in area, e col suo scatto fulmina Riise, per poi battere Doni in uscita.

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