Stekelenburg-Lobont: poco impegnati i portieri. Chiamati, raramente rispetto allo scorso anno, in causa dai loro compagni, per far ripartire l’azione con i piedi, sanno smistare sempre bene il pallone.
Castan-Burdisso: anche loro non vengono mai impegnati seriamente. Il primo si fa notare per un recupero ottimo al primo tempo in scivolata. Burdisso per un contrasto vinto nella prima frazione. Non sono partite adatte a giudicarli, ma la loro intesa cresce.
Balzaretti-Piris: straordinario l’ex Palermo, attacca in continuazione, moto perpetuo: già in forma. Il paraguiano appare un po’ appesantito dagli allenamenti, ma si è fatto apprezzare in Brasile per le sue doti difensive, difficili da esibire oggi.
Pjanic-Totti: i due professori della Roma, giocano sulla stessa fascia ed insegnano calcio ad avversari e compagni. Tutte le azioni passano dai loro piedi. Il Capitano è passato e presente, il bosniaco presente e futuro.
De Rossi- Florenzi: Daniele è alla prima apparizione stagionale, ancora deve crescere, soffre l’allenamento della mattina, si fa notare solo in un’occasione per una proiezione offensiva. Il ragazzo, invecem più lo si vede più ricorda Damiano Tommasi: la nuova Anima Candida della Roma macina chilometri, arrivando spesso e volentieri davanti al portiere avversario.
Destro-Lopez: ottimo esordio dell’ex Siena. Anche lui è un po’ appesantito dalla seduta mattutina, ma con Totti si trova ad occhi chiusi. Nico sta crescendo in mezzo a tanti campioni, forse questa è la sua peggiore prestazione di questo ritiro, ma comunque segna e si propone: il futuro è suo.
Osvaldo-Lamela: dei ragazzi entrati nel secondo tempo loro si fanno apprezzare più di tutti. Sembrano un’unica entità che crea gioca e realizza reti. Volendo cercare la perfezione, Osvaldo dovrà crescere molto dal punto di vista realizzativo, dove molte volte sbaglia per la poca convinzione con cui arriva al tiro.
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