Roma Today: Giovedì presentazione ufficiale di DiBenedetto, venerdì tocca a Luis Enrique....

Roma Today: Giovedì presentazione ufficiale di DiBenedetto, venerdì tocca a Luis Enrique. Si allontana Stekelenburg, pressing su Sandro

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La settimana appena cominciata sancirà ufficialmente l’inizio dell’era DiBenedetto. Giovedì è in programma la conferenza stampa di presentazione del neo presidente giallorosso, mentre venerdì sarà la volta di Luis Enrique. Mercoledì la squadra si radunerà a Trigoria, dove resterà per due giorni prima di partire per il ritiro di Riscone di Brunico. Mercato: settimana decisiva per le ufficializzazioni di Bojan e José Angel, mentre si complica l’affare Stekelenburg. Secondo alcuni addetti ai lavori, la Roma sarebbe molto vicina a Sandro del Tottenham.

SOCIETA’ – Finalmente ci siamo: è arrivato il momento di Thomas Richard DiBenedetto. Come anticipato da Romagiallorossa.it nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì in mattinata il neo presidente della Roma sbarcherà nella capitale. Giovedì mattina alle ore 12:30 il businessman americano verrà presentato ufficialmente alla stampa presso il centro sportivo Fulvio Bernardini. Venerdì sarà la volta di Luis Enrique, sempre nella cornice del centro sportivo di Via di Trigoria, km 3,600. L’orario di inizio della conferenza di presentazione del tecnico asturiano, però, è ancora da definire. Intanto, mercoledì alle ore 10:00 partirà la nuova stagione della Roma con il raduno a Trigoria. Primi due giorni e mezzo tra allenamenti (due sedute), test e visite al Gemelli e venerdì pomeriggio la partenza per il ritiro Riscone di Brunico, dove Totti e compagni resteranno fino al 26 luglio.

MERCATO – Sabato è stato il giorno di Erik Lamela, il primo investimento pesante della nuova proprietà giallorossa: il 19enne fantasista argentino è costato, infatti, fra prezzo del cartellino e bonus vari, poco meno di 20 milioni di euro. Di ingaggio l’ex River Plate percepirà 1,5 all’anno per cinque anni. Dopo la giornata frenetica di sabato, trascorsa tra firme e visite mediche, Lamela si è concesso una domenica da turista nella capitale. Questa mattina, il talentino di Buenos Aires si è imbarcato per l’Argentina, dove trascorrerà ancora una decina di giorni di vacanza prima del mondiale colombiano under 20, che lo terrà impegnato con la Seleccion dal 29 luglio al 20 agosto. Archiviato il primo colpo di mercato, la Roma si appresta a chiudere per José Angel e Bojan, che saranno ufficialmente giocatori della Roma entro la fine di questa settimana. Si complica, invece, l’affare Stekelenburg. Sabatini, considerando che il giocatore andrà in scadenza di contratto tra un anno, non è disposto ad andare oltre i 7 milioni di euro per il cartellino, mentre l’Ajax chiede uno sforzo di 10 milioni. Si proverà nelle prossime ore un ultimo assalto, anche se il ds romanista sta pensando a diverse alternative: Sirigu (ma non vuole fare uno sgarbo al Palermo), Kameni e Romero. Da scartare l’ipotesi Storari, smentita categoricamente proprio a Romagiallorossa dall’agente del portiere bianconero. Per la difesa rimangono caldi i nomi di Kjaer, anche se quest’oggi il procuratore del danese ha smentito qualsiasi trattativa con la Roma, e Ogbonna, mentre spunta la candidatura di Aly Cissokho, terzino sinistro del Lione classe 1987, prendibile con 10 milioni. Per il centrocampo, gli addetti ai lavori (tra cui l’agente Fifa Mario Miele, interpellato sull’argomento da Romagiallorossa) danno la Roma molto vicina a Sandro, centrocampista 22enne del Tottenham, il rinforzo ideale per la seconda linea di Luis Enrique. Fronte cessioni: settimana decisiva anche per il passaggio di Doni al Liverpool, mentre, per quanto riguarda Vucinic, domani è in programma un incontro tra il calciatore montenegrino e il suo agente, Alessandro Lucci, per discutere delle scelte future. Per Julio Sergio, invece, dopo il Malaga, si fa vivo il Lecce. Capitolo Menez: non appare così scontata la partenza del francese, come fa sapere il suo agente Alain Migliaccio: “Menez via da Roma? Lui voleva andarsene quando c’era Montella, perché non giocava. Ora però il quadro è cambiato con l’arrivo del nuovo tecnico. Luis Enrique è uno che sa far giocare un gran calcio alle sue squadre perché proviene dalla cantera del Barcellona”.

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