Roma Today: la Roma verso l’Atalanta. Parlano Tiribocchi, Marino e Colantuono. De...

Roma Today: la Roma verso l’Atalanta. Parlano Tiribocchi, Marino e Colantuono. De Rossi forse darà forfait, i tifosi fiduciosi per il progetto Roma. Lamela sulla via del recupero, Okaka ha estimatori. Obiettivi gennaio: Eriksen, Cissokho, Marin, mentre Bastos rinnova. DiBenedetto comincia a dare forma ai suoi sogni.

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Roma contro Atalanta: questa sarà la prossima sfida dei giallorossi, che Sabato 1 Ottobre, alle 18:00, proveranno a continuare la striscia positiva di risultati. Preoccupa la condizione di De Rossi: la sua situazione ancora non preoccupa lo staff di Luis Enrique ma il forte mediano di Ostia non ha preso parte all’allenamento della Roma a Trigoria. Il centrocampista ha riportato una piccola contusione e il tecnico asturiano conta di recuperarlo per la partita contro l’Atalanta anche se al suo posto è stato provato Simplicio. Dubbio anche per la porta dove Stekelenburg nonostante i progressi non dovrebbe essere rischiato. Al suo posto ancora Lobont. Sulla via del recupero Erik Lamela, che con sedute fisioterapiche sta accelerando il più possibile per rientrare a Trigoria a pieno regime. Intanto parlano Pierpaolo Marino, Stefano Colantuono e Simone Tiribocchi, rispettivamente Ds, Allenatore e attaccante dell’Atalanta.

MARINO – Il direttore sportivo dell’Atalanta, Pierpaolo Marino, è intervenuto a Tele Radio Stereo per analizzare il match che vedrà opposte la nuova Roma targata Luis Enrique e la squadra neroazzurra, parlando inoltre del progetto giallorosso:

Sui 6 punti di penalizzazione:
“Alla penalizzazione si reagisce come si deve reagire davanti a un’ingiustizia, mettendo in campo una cattiveria positiva che ci ha permesso di partire così bene. Abbiamo costruito una squadra logica, abbassando l’età media, cambiando sei undicesimi rispetto all’anno scorso, quando avevamo l’età media di 28 anni, ora è di 25. E a capo c’è un allenatore tra i migliori in Italia, che guida quello che definisco un gruppo di calciatori bergamaschi, per come si sono calati nella parte”.

Sul match di sabato contro la Roma:
“Arriviamo a Roma con la disperazione di chi in classifica ha quattro punti e non dieci, perché sappiamo di doverci salvare. Non giocheremo con la Roma con l’atteggiamento di chi si deve consegnare all’avversario, vogliamo continuare a mettere insieme punti fondamentali per centrare l’obiettivo della salvezza”.

Sul nuovo progetto dei giallorossi:
Ho fiducia nei manager che lavorano per la Roma, a cominciare da Fenucci, uno dei migliori in assoluto, che a Lecce è stato protagonista di un progetto di assoluto valore. Poi Baldini e Sabatiniche nei rispettivi ruoli sono quanto di meglio si possa avere. Walter è un grande talent scout, per fortuna l’Atalanta sul mercato, per le cifre, non è concorrente della Roma. Anche noi peschiamo all’estero, ma prendendo giocatori di valore economico inferiore. I giovani e stranieri che Sabatini ha messo a disposizione di Luis Enrique sono elementi di sicuro valore“.

Sulla propria storia professionale:
“Io da manager ho iniziato prestissimo, a venticinque anni, da direttore sportivo dell’Avellino, che ha aperto la strada a discorsi che oggi vengono seguiti dall’Udinese. Poi ho vinto a Napoli, sono arrivato terzo con la Roma, nel 1997 ho preso parte attivamente al nuovo corso dell’Udinese, quindi di nuovo al Napoli per la rinascita della squadra azzurra. Sono su piazza da tanti anni, sono assolutamente soddisfatto del mio lavoro e ora a Bergamo sono perfettamente inserito, grazie alla disponibilità del presidente Percassi”.

Su Maxi Moralez, una vera e propria sorpresa:
“Non sono sorpreso dell’inserimento di Maxi Moralez nel nostro campionato. Lo abbiamo visionato a lungo, ha vinto molto in Argentina con il Vélez Sársfield, non abbiamo mai avuto dubbi sul suo fisico minuto. Tra l’altro di giocatori ‘piccoli’ me ne intendo. Ho portato in Italia Pizarro, che considero una sorta di figlio adottivo, ma anche Lavezzi, che ritengo sia il mio fiore all’occhiello. Moralez sta facendo molto bene, ma benissimo potrà fare anche Lamela. Una volta ristabilitosi, con un allenatore che saprà sfruttare il suo indiscutibile talento, la Roma avrà un giocatore di livello elevato“.

Sui rapporti tra Atalanta e Roma:
La Roma è una società amica. L’affare Brighi lo testimonia. Direttamente Sabatini non mi ha chiesto informazioni su Bonaventura, ma mi risulta che il nostro giovane giocatore in prospettiva possa piacere al club giallorosso, che conosce molto bene la nostra politica incentrata sui ragazzi, quindi non escludo che in futuro possano esserci altri affari”.

COLANTUONO – Stefano Colantuono, tecnico dell’Atalanta, prossima squadra che affroterà la Roma ha già compiuto un piccolo miracolo, perchè senza la penalizzazione sarebbe capolista. L’Atalanta ha grande rispetto per tutti ma paura di nessuno ed il tecnico orobico guarda con attenzione al match di campionato in casa della Roma: “Siamo partiti bene, direi meglio di tutti. Ma l’effetto sorpresa è finito, chi pensava fossimo depressi per la penalizzazione s’è ricreduto, ora ci affronteranno in modo diverso. La Roma sta assimilando gli schemi di Luis Enrique, dunque ci aspetta una partita durissima.  Per fare risultato dovremo essere tosti, compatti, concentrati. Questa settimana siamo stati troppo sotto i riflettori, non vorrei che i ragazzi mollassero la presa”.

TIRIBOCCHI – L’attaccante dell’Atalanta, Simone Tiribocchi è intervenuto ai microfoni della trasmissione Tana libera tutti in onda su Centro Suono Sport. Queste le sue dichiarazioni:

Simone ti ha sorpreso l’impatto di Denis a Bergamo?
“Conoscevo le sue qualità, so che può dare tanto, la piazza di Bergamo è molto calda e lui si è subito ambientato bene”

Siete partiti con il grave handicap dei sei punti, mentalmente quanto è pesata questa cosa?
“Mentalmente siamo partiti bene, con la cattiveria giusta per fare più punti possibili e ci stiamo riuscendo, speriamo di continuare a far bene”

Il tuo soprannome il “Tir” non rende giustizia alle tue qualità calcistiche
“Sono un trequartista, è ovvio però che per giocare in serie A ad alti livelli devi avere delle grandi doti tecniche”

Il tuo nome è stato molte volte accostato alla Roma, c’è mai stato qualcosa di concreto?
“Di concreto nn c’è mai stato nulla, anche se avrebbe fatto piacere sia a me, che alla mia famiglia”

Simone, come hai vissuto le critiche a Francesco Totti?
“Molte volte si creano delle situazioni che credo sia meglio evitare, Francesco mi basta vederlo giocare la domenica per smentire le critiche, è molto forte non c’è dubbio”

Avete fatto qualche lavoro specifico, o comunque il tecnico Colantuono ha preparato qualche accorgimento particolare per affrontare il gioco della Roma ed in particolare questo ossessivo possesso palla imposto da Luis Enrique?
“Andremo nel dettaglio domani in allenamento pre partita, sappiamo bene del possesso palla della Roma, è una partita difficile, staremo attenti”

Che impressione ti ha fatto la Roma di Luis Enrique?
“E’ una squadra che deve ancora capire molto, ha un allenatore con moduli diversi dal campionato italiano, bisogna aspettare anche perchè si vede che i ragazzi hanno voglia di fare”

Qual’è calcisticamente il tuo periodo migliore?
“Soffro dopo la preparazione, avendo un fisico pesante, il mio periodo migliore inizia a novembre, e in particolare in primavera. Anche se onestamente mi auguro di giocare con continuità per iniziare ad avere una forma discreta”.

 

MERCATO IN USCITA : OKAKA – Sirene inglesi per Stefano Okaka, ma non solo. Lo annuncia il suo procuratore, Giampiero Pocetta, a ForzaRoma.info: “Stefano piace a diversi club inglesi, ma anche italiani e in tutta Europa“. L’attaccante classe 1989 è l’ultimo nelle gerarchie giallorosse e ha bisogno di giocare, e la cessione a gennaio potrebbe essere un vantaggio sia per il giocatore, sia per la Roma, che eviterebbe di perderlo a parametro zero. Lo ribadisce lo stesso Pocetta: “Stefano è giovane ed ha bisogno di giocare. Non importa se in Italia o all’estero, basta che lui abbia la possibilità di esprimersi con continuità. Ci sono molti club su di lui, e se la Roma volesse cederlo, allora sceglieremmo il club giusto, quello che possa offrirci determinate garanzie dal punto di vista tecnico. Il ragazzo ha il potenziale per diventare un grande calciatore“. Le continue esclusioni da parte di Luis Enrique, però, non sono un problema: “Stefano va molto d’accordo con l’allenatore e ne rispetta le scelte. Adesso pensa solo ad allenarsi con impegno e professionalità, ed è molto tranquillo“. Il futuro di Okaka, da decidere con la società, è però, ad oggi, ancora un rebus: “Mi sono incontrato spesso con Sabatini e abbiamo parlato della situazione. Va trovata però una soluzione definitiva, spero in un nuovo incontro a breve“.

 

MERCATO IN ENTRATA: CISSOKHO – Secondo quanto scrivecalciomercatoweb.it, laRoma, in vista del mercato di gennaio, potrebbe tentare di aprire una trattativa con l’Olympique Lione per il 24enne terzino sinistro, adattabile anche sulla fascia destra, Aly Cissokho. Sul transalpino ci sarebbe anche l’interesse di società come Liverpool e Juventus.

MARIN – La Roma dovrà fare i conti con la concorrenza dell’Arsenal per portare a casa il gioiellino del Werder Brema, Marko Marin. La società giallorossa sarebbe intenzionata ad acquistare il giocatore nel mercato di riparazione, ma i Gunners, dopo l’affare Mertesacker, potrebbe imbastire un’altra trattativa con i dirigenti del Werder, offrendo 10 milioni di euro per il fantasista tedesco di origine bosniaca.

ERIKSEN – Il gioiellino danese in forza all’Ajax si sta ritagliando nel panorama calcistico europeo un proprio spazio. Dopo la bella prestazione contro il Real Madrid il centrocampista dell’Ajax, potrebbe essere l’oggetto di un’asta per il prossimo mercato: Su di lui si sono mosse in tempi non sospetti Inter, Milan, RomaManchester City, ma non è da escludere un possibile interessamento anche delle due big spagnole, sicuramente attente ai giovani che si stanno mettendo in luce nell’ultimo periodo. Si attendono sviluppi nei prossimi mesi.

BASTOS RINNOVA – Michel Bastos continuera’ ad indossare la maglia dell’Olympique Lione fino al 2015. La societa’ francese e l’ala sinistra brasiliana hanno infatti comunicato di aver raggiunto l’accordo per il rinnovo. Molto vicino alla Juventus nel mercato estivo, il nazionale brasiliano e’ stato accostato anche ad alcune squadre di Premier League come Liverpool e Chelsea. Arrivato per 18 milioni di euro dal Lille, Bastos e’ al Lione dal 2009 e in 91 partite giocate sinora (69 da titolare) ha segnato 23 reti.

 

FERMI TUTTI, PARLA DIBENEDETTO – DiBenedetto comincia a dar forma ai suoi sogni: prima l’idea del punto marketing all’Olimpico, poi l’accordo per lo Stadio Nuovo entro il 2012. Dalla scelta di investire in un paese sull’orlo del default all’obiettivo di uno stadio di proprietà. Passando per lo sviluppo nel mondo di quel marchio che, per centinaia di migliaia di romani, significa passione.

Tom DiBenedetto si racconta a L’Espresso, in edicola domani, raccontando se stesso (“Ho sempre cercato di non essere sui giornali, sono cresciuto nell’investment banking, dove è meglio non apparire finché l’affare non è concluso”), e svelando i segreti dell’affare Roma. A partire dal passaggio di consegne con la famiglia Sensi: “Un’eredità dolorosa”, ma sulla quale l’uomo d’affari figlio di emigranti arrivati a Boston da Siano, nei pressi di Salerno, non ha voluto sbilanciarsi troppo: “Non abbiamo niente da guadagnare a parlare male di Rosella Sensi. E qualunque cosa io possa dire suonerebbe negativa verso di lei”. Il pensiero è a presente e futuro: “Dobbiamo iniziare a vincere”. Ecco uno stralcio dell’articolo di M.Pinci, de “La Repubblica”:

LA MIA ROMA TRA MARCHIO, WEB E VITTORIE” – Per raggiungere i propri traguardi, Mr Tom punta a rilanciare – anche economicamente – il club: “Roma è in una posizione unica. La Chiesa cattolica è stata costruita qui e questo è il centro dell’universo per due miliardi di persone che considerano un obbligo visitare la Città eterna prima o poi. Per arrivare a questo dobbiamo concentrarci sul marchio e svilupparlo, naturalmente a partire dalle vittorie in campo. Per ogni club ci può essere un modello di business che funziona, se il proprietario ha con il club lo stesso approccio che ha con la sua azienda”. Nessuna preoccupazione neanche per la situazione della più ampia azienda in cui la sua Roma si troverà ad operare: il paese Italia: “C’è un genere di affari qui che sembra capace di sopravvivere a dispetto di quello che accade nel resto del mondo. Mi riferisco al turismo, all’industria del vino, a tutto quello che produce gioia e diverte la gente, come il calcio. La mia sfida imprenditoriale è trasformare i clienti affascinati dalla città in tifosi di calcio. Per arrivare a questo dobbiamo concentrarci sul marchio e svilupparlo, naturalmente a partire dalle vittorie in campo”. Su questo punto, DiBenedetto non tratta: “Di sicuro bisogna incominciare a vincere e il nostro staff, con Luis Enrique, Franco Baldini e Walter Sabatini, è in grado di farlo. Poi, come dicevo, è fondamentale sviluppare il marchio attraverso il Web. Dagli Stati Uniti abbiamo portato a Roma gente con profonde radici italiane per investire sui social media e nel marketing di Internet. Una cosa è avere un’idea, e io ne ho molte. Un’altra cosa è avere le persone per metterla in pratica”.

“STADIO ENTRO IL 2012? SPERIAMO” – Elementi utili a far quadrare i conti del club, trovato in difficoltà e alle prese con una esasperata sperequazione tra costi e ricavi. A causa, anche degli elevati stipendi dei giocatori, “una percentuale molto alta del bilancio”. Su questo, il businessman di Boston sa già come muoversi: “Il problema vero è: troppo alti i salari o troppo bassi i ricavi? La priorità dei club italiani è aumentare le entrate perché il mercato dei giocatori è un mercato internazionale e i prezzi li fa il mercato”. E allora, diventa indispensabile aumentare gli incassi della società. Per questo, tra i punti principali del progetto Usa resta la realizzazione di uno stadio di proprietà della Roma. Di questo, DiBenedetto ha recentemente parlato con il Sindaco Alemanno: “Abbiamo avuto una discussione molto propositiva. Il sindaco è totalmente al nostro fianco e adesso stiamo valutando le opzioni sulle diverse aree. Ci sono vari ‘developers’ locali che hanno espresso il loro interesse ad essere coinvolti con l’As Roma nell’operazione. Speriamo di incominciare presto e di essere i prossimi sulla strada che ha aperto la Juventus con grande successo”. C’è chi, forse con troppo ottimismo, ha indicato nel 2012 un termine per la posa della prima pietra: “Noi speriamo proprio di sì – ammette l’americano – ma bisognerà che ci sia la collaborazione di tutte le forze politiche”. A partire dal premier: “Silvio Berlusconi ha avuto una carriera imprenditoriale di enorme successo – ricorda – ed è stato il premier più longevo al governo. Per ottenere questi risultati ci vuole un individuo di grande talento. Sfortunatamente, adesso è alle prese con altri argomenti. E qui mi fermo”. Meglio, forse, pensare a Roma-Atalanta.

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