Roma, una stagione desolante

Roma, una stagione desolante

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Fuori da tutto, questo l’amaro verdetto sancito al termine di un campionato non proprio tra i più memorabili per quanto concerne il livello complessivo espresso dalle altre squadre partecipanti e che aumenta ancora di più il rammarico pensando alla grande occasione di raggiungere un posto Champions che la mediocrità di questo campionato poteva prospettare alla squadra giallorossa se solo avesse avuto un pò più di regolarità;come se non bastasse le statistiche sono ancora più impietose, basti pensare che la Roma di quest’anno ha fatto 7 punti in meno rispetto a quella dello scorso anno che pure era stato caratterizzato dal cambio di panchina a metà stagione,con tutte le difficoltà del caso. I numeri sono terribili, la classifica fortemente negativa ma in tutta questa negatività la cosa peggiore è che i tifosi si aspettavano di vedere un marchio di fabbrica quindi l’inizio di un percorso tecnico o di una precisa idea di calcio, quella del possesso palla, che ad  un certo punto si è clamorosamente arenato e questa squadra ha smesso di essere un qualcosa di riconoscibile che seppur con dei difetti  e con degli squilibri,ad inizio anno cercava di imporre un certo tipo di calcio,divenendo  invece una via di mezzo, nè carne nè pesce,il che ha corrisposto ad un autentico disastro. Il vero fallimento però è dire che oggi che siamo agli inizi di maggio il percorso tecnico che ci era stato illustrato chiedendo pazienza e fiducia non è mai partito e non sono visibili nemmeno le tracce di quella proposta di gioco paventata inizialmente;  il parlare di una stagione che sembra mai nata è davvero l’elemento peggiore poichè significa che da questo punto di vista più che di un anno di transizione si è trattato di un anno buttato. In principio le sconfitte con Lo Slovan e con il Cagliari tra le varie difficoltà avevano evidenziato una squadra viva o comunque in rampa di lancio verso qualcosa mentre quella di fine anno sembra smarrita tra equivoci tattici e i dubbi di un allenatore che adesso è tenuto a sciogliere le riserve per il suo futuro perché adesso la Roma  ad una giornata dalla fine non è in corsa per nulla almeno sul campo; la scelta della società è stata fatta ed è quella di procedere con Luis Enrique nonostante siano state avviati diversi contatti con Villas Boas per non farsi trovare impreparati ad un eventuale addio dell’asturiano. E’ necessario costruire finalmente una grande Roma degna delle aspettative dei suoi tifosi perchè peggio di buttare un anno è sicuramente buttarne due per cui non c’è un minuto da perdere.

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