Sabatini: “Vucinic, resta alla Roma”

Sabatini: “Vucinic, resta alla Roma”

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CORRIERE DELLO SPORT (G. D’UBALDO) – Walter Sabatini proverà a con­vincere Mirko Vucinic a restare alla Ro­ma. Ieri il direttore sportivo ha incontra­to il procuratore dell’attaccante, Ales­sandro Lucci. La situazione è fortemen­te compromessa, perchè il montenegri­no nell’ultima stagione è stato spesso bersaglio di una frangia di tifosi, soprat­tutto nel finale di campionato. Insulti al­la moglie, una macchina danneggiata, of­fese al giocatore in più di un’occasione. Così, se la situazione non cambia, non può continuare a vivere a Roma. Di que­sto stato di disagio si è reso conto anche Sabatini, all’ultima partita di campiona­to, quando fu fischiato an­che dopo il gol. E in una stagione balorda come questa ne ha messi a segno undici.

Vucinic non ne fa una questione di soldi, di pro­lungamento di contratto. Non è neanche un proble­ma tecnico, perchè nel 4-3-3 di Luis Enrique (che nel­la riunione con Sabatini e Baldini ha parlato di Vuci­nic come di un grande gio­catore e lo stesso futuro di­rettore generale è convinto di voler puntare su di lui), non si sentirebbe troppo sacrificato tatticamente come è accaduto in alcune circostanze nella stagione appena conclusa. Ma esi­ste un problema ambientale, che si tra­scina da tempo. Sabatini, che da sempre stravede per Mirko (aveva pensato di in­serirsi ai tempi della Lazio quando la Ro­ma faticava a riscattare la comproprietà dal Lecce), vuole incontrare il giocatore per capire se ci sono i margini per ricom­porre la frattura con l’ambiente. Vucinic è in vacanza con la famiglia tra il Monte­negro e il Salento, dovrebbe essere a Ro­ma in settimana per vedere il nuovo diri­gente. In questo momento da parte sua c’è una chiusura totale. In questi anni in giallorosso non si è mai sentito completa­mente capito, pur avendo dimostrato di essere uno dei protagonisti della squadra che negli ultimi anni ha sfiorato due vol­te lo scudetto.

Vucinic non è neppure nella condizio­ne di chi vuole “rompere” per andare in un’altra squadra. Non ha una situazione alternativa pronta. Il suo procuratore non si è ancora mosso sul mercato ingle­se, dove il motenegrino ha molti estima­tori. Il Manchester United, per esempio. E un discorso con la Juventus è stato so­lo accennato, quando Lucci nei giorni scorsi è andato a parlare con i dirigenti bianconeri del difensore Lugano. Ma è chiaro che la Roma non gradirebbe cede­re uno dei suoi pezzi pregiati a una diret­ta concorrente per un posto in Cham­pions League. Un proble­ma da risolvere. Conside­rato anche che il futuro presidente Thomas DiBe­nedetto si entusiasmò alla prima da spettatore al­l’Olimpico, quando Vucinic realizzò il gol partita nei minuti di recupero.

Comunque Sabatini in pochi giorni ha lavorato sui più importanti giocatori della Roma, muovendosi su scala gerarchica. Prima Totti, poi De Rossi, quindi ha affrontato la situazione di Vucinic e nei giorni scorsi ha incontrato anche i rappresentanti di Juan. Il brasiliano sarà il perno della difesa, ha molte richieste ma non sarà ceduto. Di­verso il discorso di Pizarro, che può re­stare solo a determinate condizioni, ac­cettando di andare anche in panchina. Il cileno è stato richiesto da Malaga, Olym­piacos e Genoa, ma non ha preso in con­siderazione queste soluzioni di trasferi­mento. Pizarro per lasciare Roma vuole una squadra di prima fascia.

Anche Perrotta ha avuto garanzie sul­la sua conferma, anche se il suo rinnovo di contratto (insieme a quello di Casset­ti) aveva fatto andare su tutte le furie Di-Benedetto, che avrebbe voluto essere in­formato.

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