TALENT SCOUT – Juan Manuel Iturbe, El Messi Paraguayo

TALENT SCOUT – Juan Manuel Iturbe, El Messi Paraguayo

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Juan Manuel Iturbe è un trequartista paraguaiano-argentino nato in Argentina a Buenos Aires il 4 giugno 1993. Si è trasferito da piccolo col padre Juan Del Carme e la madre in Paraguay, muovendo i primi passi come calciatore nel Cerro Porteño, una delle squadre più blasonate del campionato paraguaiano, dove poi è esploso.

Nel 2009 ha vinto un titolo di Apertura con il Cerro, a solo 16 anni, stabilendo un record. Nonostante la sua bravura ed il suo talento cristallino, Iturbe va via dal Paraguay per divergenze con la Società, approdando in Argentina, dove viene convocato dalla Nazionale Under 20. Viene preso dal Quilmes in prestito, ma non gioca neanche una partita; di qui la decisione di ritornare in patria e tentare il riscatto. Il Cerro punta su di lui, e dopo pochi giorni dal suo ritorno il folletto segna una splendida doppietta in Copa Libertadores, mandando in visibilio il pubblico.

Nel Sudamericano Under 20, disputatosi nel Gennaio 2011, Iturbe ingrana la quinta e decide di palesare il suo talento a tutto il mondo: si scatena un’asta, con Tottenham, Manchester, Real Madrid, Napoli, Inter  e Porto che cercano di accaparrarsi il talento argentino. A spuntarla sono i Dragoes, che acquistano il suo cartellino nel Luglio dello stesso anno, per la cifra di 4 milioni di euro. Da quel momento, Iturbe ha visto pochissimo il  campo da gioco, collezionando appena 4 presenze.

Con la partenza di Hulk, l’agente del calciatore, Augusto Paraja, sperava in un suo rilancio, che però non è avvenuto: per questo ha rilasciato dichiarazioni pesanti: “Il calciatore non è felice a causa dello scarso impiego. Iturbe lavora ogni giorno duramente fin dal suo arrivo al Porto e si aspetta di avere la possibilità di giocare“.

In patria lo definiscono l’erede di Messi paraguaiano (El Messi Paraguayo), vista anche la statura simile (172cm x 68 kg vs 169cm x 67 kg) e tutto lascia presagire che se il ragazzo dovesse trovare una realtà che gli possa garantire minutaggio e fiducia, lascianolo tranquillo, il ragazzo possa veramente esplodere e diventare uno dei migliori giocatori al mondo.

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