Di derby durante la sua carriera in maglia giallorossa Damiano Tommasi ne ha vissuti molti. Intervistato da ‘Il Tempo’ alla vigilia della stracittadina che si disputerà oggi alle 0re 15 ha ribadito la sua convinzione che non c’è una favorita, ma sarà una partita equilibrata come quasi sempre accade tra Lazio e Roma: “I derby sono sempre alla pari, dipende tutto da come si gioca. La Lazio è partita bene, la Roma sta cercando un equilibrio dopo Luis Enrique. Con Zeman hanno cambiato modo di giocare. Il mister è esigente dal punto di vista tattico e soprattutto è convinto delle sue idee”. Tommasi dinanzi alle parole di Zeman, che nel corso degli anni non ha cambiato idea sul derby definendolo anche ieri in conferenza stampa come una partita qualsiasi, ha smentito il suo ex allenatore affermando che: “per i tifosi non di sicuro. Per un giocatore sono sempre tre punti, e purtroppo quando si carica troppo la partita si rischia di perdere di vista l’obiettivo principale”.
Tommasi ha sottolineato che per un giocatore che è anche romanista il derby può essere problematico per via del maggiore coinvolgimento emotivo ma anche :”per i laziali il coinvolgimento è particolare. Totti è romanista, ma ha giocato diversi derby e ha segnato tanto. Si è professionisti e si sa scindere l’entusiasmo dalla partita”. L’ex centrocampista giallorosso ha poi ricordato le emozioni provate prima di questa partita: “I primi anni erano molto suggestivi, poi sono diventati importanti per la classifica. Affrontavamo una squadra di vertice ed era importante vincere per non perdere posizioni”. L’ex romanista ha quindi osservato che quella attuale non ancora la squadra di Zeman:” Ne vedo una parte, ma può fare meglio. È difficile da mettere in pratica tutto insieme. Non si può certo pretendere di arrivare subito alla perfezione. Occorre lasciargli il tempo di lavorare. Basta ricordare il primo Zeman, ci vuole tanta pazienza. Senza dimenticare che la Roma di oggi ha molti giovani, e questo può non essere un punto a favore. Avere qualcuno che ha già assimilato il suo gioco è un vantaggio, noi per esempio avevamo Di Biagio e questo ci ha aiutato: il suo ruolo era fondamentale per la costruzione. La Roma ha grandi giocatori e un ottimo allenatore. Tutti gli ingredienti per fare grandi risultati. C’è un attacco importante e il mercato è stato completo. Bisogna solo lavorare e avere pazienza. Nel mio primo anno a Roma sono stato fischiato tanto, non è facile giocare o migliorare quando non è concesso l’errore”. Tra i giocatori che lo hanno più impressionato ha indicato: “Marquinhos che non conoscevo e Castan che avevo visto poco”.
Tommasi ha parlato anche di Florenzi, che alcuni indicano come il suo erede designato, rivolgendo nei suoi confronti parole di grande stima: “È più bravo. Avrà molte soddisfazioni. Io ho giocato con grandi campioni che mi hanno fatto vincere, lui potrà essere uno che fa la differenza. Mi sembra sulla buona strada”. Parlando dell’ex compagno Francesco Totti ha detto che: “È un campione e, come tutti i campioni, quando meno te l’aspetti fanno grandi cose a prescindere dal tempo che passa“. L’attuale presidente dell’Associazione italiana calciatori è infine intervenuto sulla vicenda del presunto dissidio tra De Rossi e Zeman, non escludendo una partenza del giocatore: “Zeman ha le idee chiare e cerca di trasmetterle. Con Daniele stanno cercando questo equilibrio. De Rossi ha qualità tecniche e ha la capacità di capire il suo ruolo e di mettersi nella giusta posizione. I tifosi vorrebbero vedere dei giocatori sempre con la stessa maglia, ma non sempre può essere così. Non so cosa succederà, ma sono sicuro che si cercherà di non perdere De Rossi. È un grande campione”.
