Totti corre verso lo Slovan

Totti corre verso lo Slovan

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Il Romanista (B.De Vecchi) –

Sotto questo sole è bello pedalare, ma c’è da sudare. Lo cantava parecchi anni fa Francesco Baccini.

E a Roma, ieri, c’è stato parecchio da sudare: la massima ha sfiorato il tetto dei 40 gradi. Luis Enrique non ha concesso sconti. Non ha potuto. La partita con lo Slovan ha evidenziato i limiti di una squadra che ha bisogno di lavorare ancora parecchio. E pure sotto questo sole.Che tra oggi e domani potrebbe baciare DiBenedetto. Il patron è atteso al Fulvio Bernardini. Dopo il confronto dell’altro giorno tra Totti e Luis Enrique, è stata una seduta tranquilla.

Il Capitano ha svolto ancora del differenziato, anche se poi si è unito al gruppo per la partitella finale. La caviglia sinistra gli fa male. La botta rimediata con lo Slovan non si è ancora riassorbita.Ma giovedì non dovrebbe mancare. Se non altro per lanciare un segnale a chi – i soliti dannati gufi – lo danno già ai margini della nuova Roma.

Caviglia o non caviglia, Francesco scenderà in campo. E non sarà un cameo, un omaggio alla carriera, un canto del cigno: Totti guiderà l’attacco della Roma. Accanto avrà Bojan, per il quale Luis Enrique nutre una fiducia cieca. L’ex punta del Barcellona a Bratislava aveva iniziato benissimo. Poi si è spento. Con Totti vicino, sarà tutto più facile. L’incognita, a oggi, è il terzo attaccante. Borriello sta facendo le valigie, Luis Enrique potrebbe decidere di non rischiarlo. Potrebbe toccare allora di nuovo a Caprari, che in Slovacchia si è mosso bene. E Lamela? Erik è ancora in condizioni fisiche precarie. E poi si è allenato troppo poco per pensare che sia già pronto per un impegno ufficiale. Ma chissà. È rebus però anche a centrocampo. Con De Rossi squalificato, e Pizarro che potrebbe tornare addirittura con il Cagliari l’11 settembre, l’unico sicuro del posto è Viviani. L’ex giovane regista della Primavera sta cominciando ad acquistare personalità. Luis Enrique stravede per lui.

Il dubbio riguarda gli altri due intermedi di centrocampo. Uno dovrebbe essere Perrotta (ma a destra o a sinistra?), l’altra maglia potrebbe andare a uno tra Brighi e Taddei. Non Greco, forse, ma solo le sue condizioni fisiche destano ancora preoccupazioni. Assai difficilmente potrà essere giovedì a disposizione del tecnico asturiano. Più chiara è la situazione in difesa. A sinistra giocherà José Angel, al centro Burdisso e forse Heinze. Forse, perché Cassetti contro lo Slovan non ha affatto sfigurato. Ma non è un centrale di ruolo. Quindi? Luis Enrique ci sta pensando. Da questa scelta dipenderà anche quella sul laterale destro. Contro gli slovacchi, all’andata, è sceso in campo Cicinho. Se però Cassetti dovesse essere proposto sulla fascia, il brasiliano potrebbe andare in panchina. A meno che non si punti ancora su dei terzini di spinta. Offensivi. In porta riandrà Stekelenburg, ingiustamente crocifisso per la mancata parata sul gol dello Slovan. Domanda: ma perché nessuno se l’è presa con la difesa, che ha lasciato saltare indisturbato Dobrotka? Intanto, oggi potrebbe farsi vivo a Trigoria il neo patron DiBenedetto. Non è detto che non assista all’allenamento delle 10. Sotto un altro cocente sole romano. Ci si abituerà presto. Il nostro ambiente, come dimostrano le polemiche scaturite dopo il ko di Bratislava, non è caldo solo climaticamente.

 

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