Totti: “Vinciamo pure in Europa”

Totti: “Vinciamo pure in Europa”

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GAZZETTA DELLO SPORT (G. MANCINI) – L’anno scorso ha vinto il Golden Foot lasciando l’impronta dei piedi sulla promenade dei campioni a Montecarlo, quest’anno tocca a lui svelare i nomi dei candidati al premio prestigioso per il 2011. Francesco Totti lo farà oggi a Radio Monte Carlo (poco dopo le 14 nel programma Music&Sports) e in una lunga intervista confida le sue emozioni e le aspettative per la Roma del futuro. «È stato bellissimo ricevere il premio dal Principe Alberto — attacca il capitano della Roma —. Non me l’aspettavo. Fa piacere perché i voti arrivano dai tifosi di tutto il mondo. Il Pallone d’oro? La Roma ha meno visibilità di altre squadre. Se avessi giocato nel Real o nel Milan sarebbe stato diverso, ma ho fatto una scelta di vita e ne sono orgoglioso. Questo è il riconoscimento più importante» .

Duecentosette gol: qual è quello più pesante?

«Sono tutti uguali. Il più difficile contro l’Inter a Milano e al volo contro la Sampdoria» .

Pensava di arrivare così in alto? «No. Giocavo trequartista. Poi, tra infortuni e squalifiche, Spalletti mi ha messo là davanti. Se avessi cominciato prima ne avrei segnati un centinaio in più. Sicuro» .

Il compagno a cui è più legato?

«Candela. Ci frequentiamo anche adesso. Sono contento perché nel calcio è difficile mantenere una forte amicizia» .

Un consiglio per fare il «cucchiaio» ?

«O ce l’hai o non ce l’hai… meglio che non ci provi se non ti viene istintivo» .

Come immagina la Roma del futuro?

«Vorrei una grande Roma, che possa vincere anche a livello internazionale. Mi aspetto molto dai nuovi proprietari e ringrazio la famiglia Sensi per quello che ha fatto. Sacrifici enormi che non tutti sanno» .

Un giocatore con il quale si è particolarmente divertito?

«Cassano: dà del tu al pallone» .

Chi sono stati i migliori del campionato?

«Oddio, non saprei… Diciamo che Eto’o ha fatto bene. E anche Zanetti: a 38 anni è un ragazzino» .

Un sogno?

«Vincere la Champions League. Oh, se dovessi vincere lo scudetto non è che lo butto, ma dopo aver conquistato la Champions potrei anche smettere» .

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