Non ha mai avuto problemi a polemizzare e denunciare i mali più oscuri del nostro calcio. Ed oggi, a 64 anni, non ha perso la forza né la determinazione di sempre. Anche nel campionato cadetto.
Zdenek Zeman non ci sta: il suo Pescara è partito alla grande in questo campionato, ma domenica scorsa si è fermato contro il Modena in trasferta. Il boemo tuona contro gli arbitri: “Secondo me, soprattutto in serie B, ci sono direttori di gara non all’altezza, o forse inesperti. A Modena ci sono state sviste arbitrali che hanno influito sul risultato. Credo che tutti abbiano visto quello che è accaduto. Gli arbitri possono sbagliare, così come i giocatori, ma quando gli errori sono solo da una parte, il discorso cambia”. Zeman però non crede ad una prevenzione dei direttori di gara nei suoi confronti: “Io non parto prevenuto, e non dico assolutamente questo. Giudico però i fatti e quello che succede in campo. L’anno scorso a Foggia di cose strane ne sono successe diverse”.
Non finisce qui: Zeman attacca anche quei club che in un modo o nell’altro non concedono i giocatori alle nazionali. Queste le parole dell’allenatore ceco: “Dico da tempo che gli impegni delle varie nazionali non dovrebbero coincidere con quelli delle squadre di club. Noi come Pescara abbiamo sempre risposto con i nostri giocatori alle convocazioni, altre società probabilmente no. Per esempio Ogbonna (Torino) e Palombo (Sampdoria) non sono andati in nazionale, e questo non va bene. La Figc dovrebbe vigilare e intervenire”.
A Pescara, intanto, c’è già chi ha organizzato una pañolada, ma Zeman non vuole strumentalizzazioni: “Mi auguro solo di vedere arbitri più preparati”.
