A 15 anni di distanza dalla prima volta potrebbero nuovamente incrociarsi i destini di Zdenek Zeman e la Roma. Il boemo non ha fretta di comunicare il proprio futuro, lui che per mettersi in discussione ogni anno da grande uomo quale è ed ha sempre dimostrato di essere, firma solamente contratti annuali è oggi atteso dall’ultimo incontro di un campionato di serie B che lo ha visto protagonista dell’ascesa del Pescara che dopo quasi 20 anni ha conquistato la promozione diretta per la massima serie. Non è un mistero che come ha asserito il ds degli abbruzzesi Delli Carri, il club giallorosso sarebbe l’unico in grado di far vacillare il tecnico boemo che a proposito del suo futuro nicchia con la promessa di svelare presto ma con calma olimpica il proprio futuro, con la consueta schiettezza che lo ha sempre contraddistinto nel corso della carriera e che molto spesso lo ha portato ad essere impopolare agli occhi dai poteri forti ed inviso al palazzo del calcio tanto che ha sicuramente raccolto molto meno di quanto avrebbe potuto raccogliere per via delle avversità del sistema che in più di un’occasione ha tentato di farlo fuori, basti pensare alle dichiarazioni dell’allora tecnico della nazionale Marcello Lippi che lo esortava ad andarsene se non era incardinato in quel sistema oppure alle più recenti dichiarazioni di Ciro Ferrara attuale tecnico della nazionale che si è persino permesso di dire che non gli piace Zeman come uomo; lui nonostante tutto questo è tornato più forte e determinato che mai e con buona pace di tutti i suoi detrattori sembra voler rilanciare il guanto di sfida : “Questa è stata la migliore stagione della mia carriera,in campo e fuori,finiamo il campionato e poi parliamo del mio futuro, poi se qualcuno vuole farsi del male faccia pure”. La stragrande maggioranza dei tifosi giallorossi è a dir poco esaltato dall’ipotesi di una Zemanlandia edizione 2.0 e anche molti calciatori tra cui sicuramente Francesco Totti sembrano avallare questa opportunità lasciando per un po’ in disparte il pallone per dedicarsi ai gradoni e alle corse nei boschi tipiche della preparazione zemaniana che ha da sempre contrapposto al doping lo spirito di sacrificio e la pastasciutta. Gianluca Caprari, dopo la felice esperienza in Abruzzo, sul possibile ritorno di Zeman a trigoria si è detto pronto a seguirlo ovunque,che sia Pescara o la Capitale con quest’ultima ipotesi definita come “fantastica”. Il boemo vanta un credito quasi illimitato verso la piazza per il suo alto profilo umano che gli è valso anche il perdono dei più per i quattro derby persi; sebbene l’idea sembri ottima, la speranza è che questa volta gli sia assegnata una squadra, seppur giovane, all’altezza del suo 4-3-3 e che questa soluzione non sia soltanto una scelta tesa a calmare la piazza per coprire un mercato lacunoso ma al contrario tutti si augurano che assieme a quei valori etici legati allo sport che collimano con tutti quelli che vuole promuovere la società si punti su di lui per la sua grande attitudine a lavorare e migliorare i giovani con l’obiettivo di fare finalmente grande la Roma e per dare un segnale importante al mondo del calcio che avvolto da scandali continui ha bisogno di personaggi puliti in grado di fornire un’immagine diversa da quella che in questi anni si è costruita, e soprattutto una credibilità che mai come in questi sei anni è giunta ai minimi termini.
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