«Fateci largo, nessuno adesso è come noi»

«Fateci largo, nessuno adesso è come noi»

SHARE

Il Romanista – Un plebiscito, quello che arriva da tanti ex giallorossi, ma anche uomini di spettacolo. Tutti tifosi doc. «La Roma è in forma – dice convinto Ubaldo Righetti. – E’ la squadra più attrezzata e, soprattutto, ha ora a disposizione tutti gli elementi: da questo punto di vista, sta anche meglio di Milan e Inter. Naturalmente, le potrà capitare ancora di sbagliare, ma accadrà anche alle altre. L’importante sarà commettere meno errori. Ciò che conforta – continua l’ex difensore – è che ora non girano solo le gambe, ma anche la testa dei giocatori sembra finalmente funzionare in maniera straordinaria. Prima, nelle difficoltà, la squadra si lasciava andare; oggi trova invece la forza per esaltarsi. Ed è questo che fa la differenza». Ha una sua chiave di lettura, Carletto Mazzone: «I ragazzi, specialmente i più giovani, sono cresciuti moltissimo. Non per far nomi, ma Menez quest’anno è maturato tanto. Tutta la squadra, poi, sta pian piano recuperando le proprie potenzialità, sia sul piano fisico che psicologico. E ora, sta anche giocando bene. Penso davvero che possa essere competitiva su tutti i fronti e fino alla fine. Ranieri ha possibilità di scelta e, cosa importante, vedo che ultimamente si sono anche calmati tanti “mormorii”. E penso che questo sia decisivo. Se questi ragazzi vogliono vincere lo scudetto, devono capire che possono farlo solo acquisendo un po’ più di umiltà. Perché prima viene la squadra e poi i valori individuali. Per il resto, c’è tutto». Non si dice stupito dei miglioramenti, Lando Fiorini. «L’avevo già detto 4-5 settimane fa che, se fossimo riusciti a far quadrare il cerchio – visto che i giocatori non potevano esser diventati tutti brocchi – la Roma sarebbe stata in grado di dare più garanzie di tutte le altre. A me dispiace sempre quando non c’è l’”elettricista” in campo (Totti, ndr), ma so anche che quando c’è, come contro il Cagliari, gli avversari si preoccupano soprattutto di lui. Credo che se continueremo così, ci sarà da prendersi delle belle soddisfazioni». Ruggiero Rizzitelli ha ancora negli occhi la gara di giovedì. «Una lezione di calcio – dice. – Una superiorità schiacciante. Se c’è una cosa che mi ha colpito è l’aver finalmente visto la squadra divertirsi. Altre volte, infatti, può esser capitato di vincere grazie alla giocata del singolo, magari lasciando a desiderare sul piano del gioco. Stavolta invece ho assistito davvero a una prova di forza. Non a caso dicevamo che “se si vince giocando male, figuriamoci giocando bene!”. L’importante, ora, sarà non sbagliare le partite “facili”, che sono sempre stato il punto debole della Roma. Se riuscirà ad avere la concentrazione giusta, potrà davvero puntare in alto: e intendo allo scudetto, perché di arrivare secondi, ormai, basta!». Fiducioso è anche Sebino Nela: «La Roma è sicuramente tra le più accreditate per un bel finale di stagione, visto anche il tipo di campionato che è venuto fuori, dove – compreso il Napoli – non sono più di quattro, a mio parere, le squadre rimaste in gioco. Direi una stagione ideale, e che in parte conferma quanto detto all’inizio, ovvero che sarebbe stata soprattutto una questione tra Inter e Roma. Vediamo quindi come andrà questa sfida, sia in campionato che in Coppa Italia, mentre per la Champions ci sarà tempo per valutare. Per adesso, guardiamo avanti con ottimismo. I valori stanno venendo fuori, com’era inevitabile». Ottimista, ma con giudizio, anche Paolo Cento. «Contro la Juve, la Roma ha dato prova – forse per la prima volta in questa stagione – di essere non solo una squadra che vince, ma anche una che convince. E non c’è dubbio che, trovandoci in questa “seconda fase”, la Roma possa giocarsela fino in fondo e puntare quest’anno a qualcosa di importante. Non roviniamo noi il giocattolo, magari sovreccitando l’ambiente, ma preoccupiamoci di stare vicini alla squadra. Fondamentale è che certi problemi, in parte veri, in parte ingigantiti, si siano risolti. Penso che, senza montarsi la testa, ma avendo i piedi per terra e il cornetto degli scongiuri in mano, la Roma possa ottenere quest’anno quello che le è mancato in altre stagioni. La stella in Coppa Italia è un ottimo traguardo ma si può essere competitivi anche sugli altri due fronti, e fino alla fine». Fa un’analisi lucida anche Giancarlo De Sisti: «Una buona condizione e un gioco ritrovato. I risultati, poi, si sa che tonificano lo spirito e le gambe, riportano serenità nell’ambiente – in trepidante attesa per gli sviluppi societari – e accrescono fiducia e autostima. La Roma ha un parco giocatori invidiabile, soprattutto in attacco, che non ha nessun altra, forse solo l’Inter. In Coppa è quella che ha vinto più convintamente, contro un avversario importante e per di più in casa sua. Dunque, i presupposti per continuare a fare bene ci sono tutti». Guarda avanti con altrettanta fiducia Roberto Scarnecchia: «Ho visto una squadra con un organico straordinario: quello che probabilmente non ha mai avuto in questi anni. Per me, come collettivo, è oggi una delle più forti in assoluto. L’intercambiabilità dei giocatori, poi, è fondamentale. E nel caso della Roma, può essere davvero la chiave vincente. Ho scoperto un Ranieri “stratega”, che – risultati alla mano – ha guadagnato tanti punti nella mia valutazione. Lo sapevo, sì, capace di motivare mentalmente il gruppo, ma non pensavo potesse rivelarsi così bravo nella gestione dei tanti campioni: una strategia, la sua, che attraverso la rotazione porta al mantenimento della forma e consentirà di avere la squadra al meglio nel rush finale. E allora, ci sarà da divertirsi…».

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.