Al Meazza in palio il ruolo di anti-Milan

Al Meazza in palio il ruolo di anti-Milan

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Il Tempo – Attualmente è un duello per non perdere contatto da una vetta che il Milan continua a detenere grazie anche alla collaborazione cortesemente offerta da chi gli dà la caccia, anche se il turno ha parlato meneghino soprattutto grazie all’Inter, ora a meno sette, ma con una gara da recuperare. La Roma deve far dimenticare l’obbrobriosa esibizione con il Brescia, ma in questi giorni i tifosi sono più attenti al passaggio di mano della società, auspicando che lo zio in arrivo sia il buon Sam dalla tuba a stelle e strisce e non l’Uncle Scroogie (Paperone) dal braccino corto. Proibito distrarsi, però, nell’intraprendere un cammino molto accidentato: quello che partirà da San Siro, proseguirà sabato con la visita all’Olimpico del Napoli e si concluderà con lo scontro di Champions con gli ucraini dello Shakhtar. Ha giocato poco, di recente, la squadra di Mircea Lucescu, però si è riposata dalle fatiche del campionato, lavoro graduale e poco stressante, pronti per la battaglia. Non è proprio sfortunato Claudio Ranieri: l’attacco influenzale che ieri ha bloccato Francesco Totti, gli toglie il ricorrente imbarazzo di dover comunicare al capitano di accomodarsi in panchina. Del resto, una mano pietosa gliela aveva già tesa la spalla scassata che impedirà ad Adriano di esibirsi al meglio sul carro del Carnevale di Rio, magari invidiando la mobilità dei pupazzi di cartapesta. Dunque domenica intensa, Milan in viaggio, in casa al contrario Lazio e Napoli, quest’ultimo crudelmente deluso dalla trasferta di Verona e costretto a sperare che i clidensi possano riservare lo stesso trattamento ai laziali nella trasferta romana. Con la rabbia per l’occasione perduta e il ritorno di Lavezzi, il tifo azzurro si affida anche al calendario, visto che al San Paolo scenderà il Cesena, terzultimo in classifica ma sicuramente non arrendevole. La capolista va invece Marassi col morale alto per lo scampato pericolo dopo il pari interno con la Lazio, ma anche con la fiducia dettata dal recupero di due mastini di centrocampo come Gattuso e Van Bommel, oltre a Seedorf forse destinato alla panchina. Suggestivi anche i due anticipi, l’Udinese decisa a proseguire la rincorsa alle posizioni di privilegio, al Friuli va una Sampdoria mortificata dai risultati, ma anche dal gioco, dopo avere congedato Cassano e Pazzini. A Cagliari tenta per l’ennesima volta il colpo di coda una Juventus che si trova nella paradossale situazione di lamentarsi degli arbitraggi, esercizio inedito nella sua lunghissima storia. Non hanno sofferto più di tanto, i sardi, la partenza di Matri che torna da nemico, la vittoria di Genova ha confermato una felice disposizione e anche qualche gioiello inatteso, come il fantastico gol di Nainggolan, la Signora dovrà ricorrere al lifting.

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