Borriello non ci sta: «Proprio io resto in panchina che ho segnato...

Borriello non ci sta: «Proprio io resto in panchina che ho segnato 25mila gol?»

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Il Messaggero – Quando ha capito che non avrebbe giocato ha stentato a crederci. Nonostante alla vigilia Ranieri avesse provato il trio Menez-Totti-Vucinic, Borriello era convinto di scendere in campo dall’inizio.
Quando poi nel pomeriggio ha avuto la conferma che sarebbe partito dalla panchina c’è voluto un incontro con un paio di dirigenti per calmarlo: «Marco dai, stai tranquillo, entrerai a partita in corso. Hai quel problemino muscolare, su non creiamo ulteriori problemi». Questo il senso del discorso all’attaccante.

Sotto per 1-3 all’intervallo, Borriello (che al terzo gol degli ucraini ha lasciato per qualche minuto la panchina) immaginava di entrare dal primo minuto della ripresa. E invece Ranieri ha preferito attendere ancora. E mentre lo speaker dell’Olimpico annunciava la sostituzione di Castellini con il frastornato Riise, Borriello non ce l’ha fatta più. Si è girato verso un compagno, seduto vicino a lui e si è lasciato andare ad un amaro sfogo: «Ma come si fa? Devo stare in panchina proprio io che ho segnato venticinquemila gol». Proprio venticinquemila no, ma certamente Borriello è di gran lunga il miglior marcatore stagionale della Roma con 15 reti all’attivo (10 in campionato, 4 in Champions e una in Coppa Italia).
Tanto per intenderci, il secondo, Vucinic, è a quota 8 (7 in campionato e una in Coppa Italia). Ranieri gli concederà 23 minuti più recupero: troppo pochi per incidere anche se un suo colpo di testa nel finale per poco non regala il 3-3. Ma quando nel post-gara verranno riferite al tecnico le parole dell’attaccante, l’allenatore lo liquiderà con una frase che comporterà inevitabilmente delle conseguenze: «Ha giocato solo 23 minuti e si lamenta perché lui segna venticinquemila gol? E infatti si è visto…». Poco prima non gli aveva risparmiato ulteriori frecciate: «Ho sbagliato ad inserirlo così tardi? Avrei avuto dubbi se in quei 23 minuti mi avesse fatto vedere qualcosa in più».
Borriello venuto a conoscenza delle parole dell’allenatore replica ancora: «Non sono un fenomeno ma con quello che avevo fatto in Champions speravo di giocare e ci sono rimasto male. La mia uscita? E’ stata paradossale ma non volevo mancare di rispetto a nessuno». Intanto Riise si scusa per l’errore commesso sul terzo gol degli ucraini: «Mi dispiace, sto malissimo. Mi scuso con tutti». Tocca a De Rossi spiegare l’ennesima sconfitta: «E’ un momento delicato, questa è una squadra dal grande talento e potenzialità ma che allo stesso tempo può fare il patatrac come oggi».

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