Burdisso: “E’ tutta colpa mia”

Burdisso: “E’ tutta colpa mia”

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IL MESSAGGERO – S. CARINA – Leale e generoso. Come quando alla fine si è gettato in scivolata e sbagliando ha colpito Stekelenburg, agevolando così la terza rete di Gilardino.Burdisso non è il tipo che si nasconde e anche ieri nel post-gara si è preso le responsabilità per il terzo gol del Bologna: «Se c’è un colpevole per non aver portato a casa almeno un punto sono io».E’ fatto così l’argentino, schivo nei momenti di esaltazione e sempre pronto a metterci la faccia quando serve.

E’ dispiaciuto e non solo per il ko casalingo inaspettato. Durante l’estate era stato uno di quelli che aveva parlato di Roma da vertice e ora, invece, dopo appena tre giornate la squadra di Zeman deve già rincorrere, essendo scivolata a -5 dal terzetto Juventus-Napoli-Lazio. Burdisso non si arrende, ci mancherebbe, ma la sconfitta di ieri è dura da digerire. Si rianima solo quando gli chiedono di Piris. E come aveva fatto poco prima Balzaretti, prende le difese del paraguaiano, finito suo malgrado sul banco degli imputati per gli errori commessi nei primi due gol dei rossoblù: «Lui deve continuare con lo stesso atteggiamento che ha avuto sinora. Se abbiamo sbagliato, lo abbiamo fatto tutti, io per primo. Ivan ha solamente avuto la sfortuna di commettere degli errori sui gol subiti. Abbiamo tanti giovani di grande talento e tutti vogliamo portare la Roma a vincere qualcosa. Ora guardiamo avanti, senza abbatterci».

Non ne è a conoscenza ma mentre rilascia queste dichiarazioni a Roma Channel, Zeman in sala stampa sta parlando di una Roma che nella ripresa «ha sbagliato tutto, pensavamo di aver già vinto e non siamo stati più aggressivi troppo». L’argentino non può sentire le parole del tecnico ma quando gli chiedono se nella ripresa la Roma è entrata in campo troppo rilassata, dimostra di non essere dello stesso avviso: «Ci siamo rilassati troppo? No, non è così. Ne avevamo anche parlato negli spogliatoi, anche perché già sul finire del primo tempo qualcosa non andava. Sicuramente il Bologna ci ha messo del suo, ha voluto pareggiare. Però la sensazione in campo non era quella che eravamo addormentati. Stavamo semplicemente soffrendo. Poi è arrivato quel cross e il gol di testa di Gilardino. Nemmeno un minuto e c’è stato immediatamente il pareggio con una serie di rimpalli. Non è semplice quando accadono queste cose in campo. Abbiamo anche cercato di vincerla nuovamente ma alla fine è cambiato tutto il discorso. Non so cosa altro dire, sono il primo a essere deluso. Questo purtroppo è il calcio italiano: in 2 minuti ti fanno 2 gol. Mi dispiace tantissimo, al di là di tutto non perdere sarebbe stato importante. Senza sconfitta, sarebbe stata un’altra settimana».

Mentre parla sembra rivivere il film della gara. Al punto che prima di ricevere una nuova domanda, riprende a parlare da solo: «Purtroppo Gilardino e Diamanti sono stati bravi… Ma è quell’episodio che alla fine cambia tutto. Non so che dire, sono deluso come i tifosi». Si riferisce alla scivolata che lo ha visto colpire Stekelenburg e dato il via libera al 3-2 del Bologna. E’ affranto ma prima di congedarsi ha un sussulto – «La sconfitta comunque è immeritata» – accompagnato da uno strano ghigno. Lo stesso che servirà domenica a Cagliari.

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