Con i muscoli questa Roma non ha fortuna

Con i muscoli questa Roma non ha fortuna

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CORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA – L’umore di De Rossi è migliorato in attesa della sentenza, attesa per oggi. Ma i tifosi della Roma, tre giorni dopo l’infortunio di Sofia, sono terrorizzati dalla diagnosi della risonanza magnetica che esaminerà al millimetro i danni bulgari: a seconda della gravità della lesione alla coscia, potranno essere stabiliti un programma di riabilitazione e i tempi di recupero. Il timore dei medici è che il guaio sia più serio di quello capitato nelle scorse settimane a Bradley e Balzaretti: immaginando lo scenario più pessimistico, De Rossi dovrebbe fermarsi per almeno un mese.Ma è inutile fare pronostici, sarà il macchinario del Campus Biomedico a esprimere il suo verdetto inappellabile. (…) De Rossi, che era infuriato di ritorno dalla Nazionale, si augura di poter essere disponibile almeno per la trasferta di Torino contro la Juventus, in programma il 29 settembre.

CATENA -Nel frattempo, è dolorosa la sequela di infortuni alla coscia che ha colpito i giocatori della Roma. Già lo scorso anno, sotto la gestione di Luis Enrique, si erano verificati molti incidenti di questo tipo, facendo dubitare dell’affidabilità della preparazione atletica studiata da Pol Cabanellas, il giovanissimo professionista arrivato dalla Spagna: da Totti a Osvaldo, da Pjanic a Kjaer, da Lobont a Borini, in parecchi furono costretti a chiamarsi fuori per periodi più o meno lunghi. Anche in questo inizio di stagione, però, la zanzara che punge i muscoli ha infestato lo spogliatoio di Trigoria, penalizzando soprattutto gli atleti che non avevano cominciato la preparazione con Zeman: Tachtsidis, che per fortuna è rientrato alla vigilia del campionato, e poi uno dopo l’altro Bradley, Balzaretti e (con l’Italia) De Rossi. Quattro infortuni alla coscia, che sono peraltro i più diffusi nel calcio. La Roma giustamente minimizza, sperando in un esorcismo che liberi la squadra dai fluidi negativi, ma impreca contro il malocchio e si interroga sulle possibili soluzioni dei problemi. Per il momento, la risposta che lo staff tecnico e lo staff medico si sono dati è semplice: non ci sono soluzioni, la colpa non è di nessuno, è stata solo una casualità.

MIGLIORAMENTI -Un po’ di preoccupazione è innegabile. Eppure in questo quadro ansiogeno entrano notizie incoraggianti: Balzaretti corre veloce verso il recupero e potrebbe tornare in campo tra due settimane, contro la Sampdoria. Così come Bradley, che aveva una domenica di “vantaggio” essendosi infortunato nella partita del debutto con il Catania. (…) Per il rapido rientro di Balzaretti sono stati determinanti il lavoro di equipe di medici e fisioterapisti ma anche la lucidità del giocatore, che a San Siro ha chiesto il cambio subito dopo aver sentito il dolore ai muscoli flessori. Per De Rossi non è andata così ma è comprensibile: la Nazionale aveva già esaurito le sostituzioni e senza di lui sarebbe rimasta (come poi è successo) in dieci uomini nel momento più delicato della partita.

INDETERMINATOAncora non si conoscono, infine, i tempi di recupero di Dodò, che avrebbe giocato titolare in assenza di Balzaretti sulla fascia sinistra. Il dottor Gemignani sabato ha assicurato che il ragazzo sta migliorando di giorno in giorno. Ma non può annunciare la data dell’esordio nella Roma: il ginocchio non è guarito.

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