Cosmi: «Destro è forte, l’ho detto pure a Walter…»

Cosmi: «Destro è forte, l’ho detto pure a Walter…»

SHARE

IL ROMANISTA – C. ZUCCHELLI – Lo vedi che si coccola Mattia Destro ogni momento. Quando gli attaccanti fanno gli esercizi per essere più aggressivi lui incita il suo gioiello continuamente: «Dai Mattia, aggressivo. Dai».

Serse Cosmi è un fiume in piena. A San Vito di Cadore, una settantina di chilometri da Riscone, è in ritiro col Siena. Pochi tifosi al seguito, ancor meno giornalisti. L’argomento principale, suo malgrado, è sempre uno. E si chiama, appunto, Mattia Destro. Cosmi lo sa, così come sa che non lo allenerà “ancora a lungo”. Milan e Roma se lo contendono, Juve e Inter restano alla finestra, lui cerca di farlo stare tranquillo: «E lo è – racconta – anche se vorrebbe sapere prima possibile la sua destinazione». Cosmi sa che andrà in una grande squadra, nomina solo rossoneri e giallorossi ma nomina anche Walter Sabatini, ds della Roma e suo amico di vecchia data. Dice che «mi ha chiamato per altri motivi» ma poi ammette: «Inevitabilmente il discorso è caduto su Destro». Inevitabilmente. Così come inevitabilmente l’intervista è incentrata su di lui.

Che giocatore è? L’ho detto anche a Walter… E’…. (Si ferma e sorride, ndr).

Quindi la notizia è che Sabatini l’ha chiamata per avere informazioni su di lui? (Ride ancora, ndr). Ci siamo sentiti per altri motivi e il discorso è caduto inevitabilmente su Destro visto che lo sto allenando. Non mi ha chiesto però nessun giudizio, lo conosce benissimo, sarebbe assurdo chiedere a me dopo appena due allenamenti insieme.

Lei cosa gli ha detto? Ho detto a lui quello che dico a voi e che dico al calcio in generale. E’ un giocatore completo. Parto dall’aspetto mentale, che per uno della sua età incide tantissimo. E’ un ragazzo abbastanza equilibrato pur avendo solo 21 anni. E tecnicamente è completo: sa giocare lungo, stretto, è un generoso, sa aiutare la squadra, la fa salire ed è bravo nelle conclusioni. Fisicamente ha dei margini di miglioramento incredibili per potersi irrobustire e questo mi piace perché significa che anche lì ci si può lavorare.

Si aspetta di allenarlo a lungo? Nonostante siamo in montagna e quindi l’altezza dovrebbe ossigenare i cervelli, già daprima sapevo che il giocatore era destinato ad andare via. Giustamente. Sapevo che sarebbe andata così. Anzi, il fatto che lo stia allenando in questi giorni è una sorpresa perché pensavo che sarebbe andato via prima. Non so dove andrà, sembra un intrigo.

Lo considera ancora un prospetto di grande calciatore o è già pronto per una grande squadra? No, per la sua età è già un grande calciatore. Quando dico che non è ancora maturo completamente mi riferisco al carattere, ma è giusto così. A 21 anni non devi esserlo, tanti ragazzi che sono troppo maturi per quell’età poi non sviluppano e sono già vecchi da giovani. Questo ragazzo ha fatto cose importanti, avete visto tutti quanti gol ha fatto e in che modo. Lui e Muriel sono i migliori attaccanti di quell’età, poi non so che tipo di giocatore vogliano o il Milan o la Roma.

Il ragazzo come sta vivendo questo momento? Sta bene, molto meglio di quello che pensassi. Lui dice di essere tranquillo ma non può esserlo completamente. D’altronde un paio di giorni fa aprivi la Gazzetta dello Sport e c’era la sua faccia in prima pagina. Lui attende notizie e spera di sapere la sua destinazione ilprima possibile. Quando sono arrivato a Siena gli ho fatto una battuta e gli ho detto che era fortunato per due motivi: uno perché lo volevano grandi squadre e due perché nella peggiore delle ipotesi rimaneva con me. E lo ribadisco.

Facendo un passo indietro all’anno scorso, lei è venuto a Riscone a vedere gli allenamenti di Luis Enrique. Quest’anno non sarei venuto (ride, ndr). Per fortuna che alleno, non sarei tornato.

NO COMMENTS

Comments are closed.