Da Paredes a Berisha, Roma fa il pieno di futuro

Da Paredes a Berisha, Roma fa il pieno di futuro

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PAREDES 2CORSERA (G. PIACENTINI) – Ora che la Roma guarda (quasi) tutti dall’alto dei suoi 50 punti e che in due sessioni di mercato non ha sbagliato un colpo in entrata (De Sanctis, Maicon, Benatia, Strootman, Nainggolan, Gervinho e Ljajic) e in uscita (Lamela, Osvaldo, Marquinhos, Bradley, Burdisso, Borriello e Marquinho, che sembra aver accettato il Verona),Walter Sabatini può concedersi quei lussi che fino a pochi mesi fa non gli sarebbero stati perdonati da una piazza alla ricerca di certezze e non di utopie. Dopo aver pensato al presente allestendo una squadra attrezzata per competere per lo scudetto, ha già ipotecato una fetta di futuro: per Sanabria (classe ’96), Paredes (’94), Berisha (’96) e Vestenicky (’96), il direttore sportivo ha superato la concorrenza delle big europee e, in alcuni casi, ha dovuto mostrare i muscoli.

La trattativa con il Barcellona per arrivare a Sanabria, da ieri ufficialmente parcheggiato al Sassuolo, è stata laboriosa, ma, alla fine, Sabatini ha ottenuto quello che voleva, pagando 4,5 milioni (più bonus e una percentuale sulla prossima vendita fino ad un massimo di 12 milioni) quello che da molti è indicato come uno dei talenti più importanti del calcio sudamericano, che non voleva correre il rischio di essere uno dei tanti nella cantera del Barça. Sempre in Sudamerica, Sabatini si è mosso per Leandro Paredes, arrivato dal Boca e girato in prestito al Chievo. L’argentino è considerato un predestinato e il prossimo anno dovrà dimostrare che le aspettative nei suoi confronti sono ben riposte.

Per arrivare a Valmir Berisha, svedese di origine kosovara, il d.s. ha superato in volata la concorrenza dei vice campioni d’Europa del Borussia Dortmund, che si erano inseriti nella trattativa e sembravano ad un passo dalla chiusura. È servito un colpo di reni della Roma per portare a Trigoria quello che in patria è considerato il nuovo Ibrahimovic. Berisha è arrivato ieri nella Capitale e ha firmato un contratto fino al 2018: finirà la stagione con la Primavera di Alberto De Rossi, insieme a quello che doveva essere il suo sostituto e che invece sarà il suo compagno di squadra: Tomas Vestenicky, attaccante slovacco del Nitra. Le sue prime parole da romanista sono state, come quelle di tanti altri che lo hanno preceduto, «sognavo di giocare con Totti». Ai fantastici quattro se ne aggiungeranno presto altri: i terzini Golubovic (’94 serbo) e Abner (’96 brasiliano) e il turco Salih Uçan, stella del Fenerbahce per il quale la trattativa non è ancora conclusa ma si sta cercando già una sistemazione in prestito «alla Sanabria». Prima della fine del mercato, però, Sabatini dovrà fare anche un «ritorno al presente» perché, dopo la partenza di Burdisso, manca un difensore centrale: in lizza Paletta (la prima scelta), Toloi (in attesa del passaporto), Paulo Andrè (allenato da Garcia a Le Mans) e, più defilati, Vertonghen e Heitinga.

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