De Rossi, dal City pronti 35 milioni. La Roma vacilla

De Rossi, dal City pronti 35 milioni. La Roma vacilla

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GAZZETTA DELLO SPORT – A. PUGLIESE – «De Rossi per noi è certamente incedibile. Ma ci sono cose nel calcio che non possono essere previste». Già, e allora ecco che la temperatura in calo ieri a Irdning ha una spiegazione in più, le parole del d.s. della Roma, Walter Sabatini. «La Roma non può distaccarsi dalla realtà, la mobilità dei giocatori esiste, anche per sopravvivenza del sistema calcio. Se Daniele venisse a dirci di voler andar via o una società ci proponesse una cifra a cui non si può dire no, si dovrà prendere in considerazione. Con questo non dico che cederemo Daniele, ma almeno ci metteremo a parlarne». Parole il cui eco è già arrivato fino a Manchester, dove il City si prepara a un assalto: offerta da 35 milioni di euro, più bonus. Quando il fax arriverà a Trigoria, la Roma cosa fara?

Scenario L’impressione è che per convincersi a vendere De Rossi ci voglia un’offerta superiore (oltre all’eventuale consenso di Daniele, che già l’anno scorso aveva rifiutato le sirene inglesi per non spostarsi da Roma per motivi personali). Il centrocampista di Ostia è il cuore giallorosso, l’uomo (con Totti) della gente,ma anche «un collagene psicologico, che incarna la romanità – continua Sabatini -. È anche per questo che una cessione è improbabile. Ma non impossibile ». Come, del resto, è giusto che sia in una logica di mercato e di rispetto dei budget. Il cuore, però, è un’altra cosa e anche di fronte ai milioni, la tifoseria giallorossa non digerirebbe un addio a «Capitan Futuro ».

Altre trattative Nel frattempo, la Roma si sta muovendo per chiudere il cerchio. «Quest’anno vogliamo la rosa al completo entro 3-4 giorni. Ecco perché presto arriverà un altro difensore centrale». In pole c’è Rhodolfo, il centrale del San Paolo. L’alternativa è da quelle parti, Bruno Uvini, impegnato sabato con il Brasile nella finale olimpica. Per riuscirci, le cessioni di Heinze (Newell’s), Perrotta, Pizarro Ha rifiutato spesso la Fiorentina, forse si sta convincendo») e Borriello garantirebbero un tesoretto (risparmio sul monte ingaggi). «Sono sul mercato—continua Sabatini—Altrimenti, rischiano di restare fuori dal progetto ». Come per Rosi. «Nel suo caso e in quello di Borini ci sono stati degli atteggiamenti che non ci sono piaciuti. Gli avevamo proposto un prestito al Parma con diritto di riscatto, ma lui ha avuto delle rimostranze. Borini? Avesse accettato la comproprietà, sarebbe rimasto». Finita qui? No, perché le leggi del mercato sono inappellabili. «Osvaldo? Per noi è fondamentale, ma l’incedibilità è un principio crollato. Anche se in questo momento non abbiamo intenzione di cedere nessuno». Sperando inoltre che torni presto Dodò: «Non mi fa star tranquillo, è fortissimo, ma questo approccio lento non lo avevamo previsto ».

 

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