Destro e Gervinho guidano il clan dei musi lunghi

Destro e Gervinho guidano il clan dei musi lunghi

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IL MESSAGGERO (S. CARINA) – Sei personaggi in cerca di sistemazione. Non è il remake del capolavoro pirandelliano ma, aspettando gli acquisti, il palcoscenico di Trigoria vede protagonisti Gervinho, Doumbia, Cole, Maicon, Destro e Holebas. Se per il greco, che ieri ha incontrato Sabatini, la situazione è destinata a risolversi in giornata quando firmerà, dopo aver sostenuto le visite mediche, il contratto col Watford (i due club hanno già annunciato il trasferimento giovedì scorso ), per gli altri cinque si profila una lunga estate. Alcuni di loro rappresentano le valutazioni errate effettuate dal ds che, al netto della retromarcia avuta qualche giorno fa a Perugia, si è già autodenunciato da tempo. In cinque pesano per 25 milioni di stipendi al lordo e una loro cessione potrebbe far rastrellare alla Roma una trentina dimilioni, utili poi per le operazioni in entrata. Facile a dirsi, difficile a farsi. Ne sono dimostrazione le trattative saltate in extremis di Gervinho all’Al Jazira e Destro al Monaco.Senza contare i reiterati no di Doumbia (per ora) alle destinazioni esotiche in Cina e paesi arabi e/o quelli di Cole ad un paio di squadre in Premier (Crystal Palace e Newcastle) e alle sirene Usa della Mls.

ASPETTANDO LA VIOLA Ieri il volto corrucciato di Gervinho, ultimo a varcare i cancelli di Trigoria, diceva molto. L’ivoriano, deludendo le attese di chi lo voleva sicuro ritardatario, si è presentato invece puntuale al raduno. Quasi a voler smentire la gogna mediatica che ora, dopo aver negato (e giustificato) per due anni qualche libertà di troppo concessagli (i rientri ritardati dalle vacanze e dalla Coppa d’Africa, la querelle sull’adeguamento dell’ingaggio avute lo scorso anno, il mancato visto sul passaporto che gli fece saltare la tournée negli Usa) lo scopre all’improvviso perennemente ritardatario agli allenamenti, in attrito col mentore Garcia ed elemento di disturbo nel gruppo. Sorridente invece Destro. Di ritorno dal viaggio di nozze, sa di avere mercato (il Monaco non desiste, in Premier c’è il West Ham, la Sampdoria ha chiesto informazioni ma è la Fiorentina la destinazione alla quale ambisce Mattia) e la mancanza del centravanti in rosa, potrebbe regalargli nelle prime uscite amichevoli spazio e visibilità. Anche perché per Doumbia (che si sta godendo gli ultimi giorni di vacanza), la speranza a Trigoria è di cederlo prima della tournée australiana. Difficile ma non impossibile.

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