DiBenedetto accelera e convince. Cessione vicina

DiBenedetto accelera e convince. Cessione vicina

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Il Corriere della Sera – La cessione della Roma sembra sempre più vicina. La cordata guidata da Thomas DiBenedetto sta cercando di accelerare per ottenere l’esclusiva e chiudere in tempi rapidi l’acquisto della società. Al momento non è stato ancora convocato il consiglio d’amministrazione di Roma 2000 per l’autorizzazione alla trattativa in esclusiva con la cordata americana. È molto probabile però che la riunione possa tenersi la prossima settimana.

E così anche l’assemblea di Italpetroli, la holding della famiglia Sensi, che deve procedere al trasferimento della controllata Roma 2000, a cui fa capo il 67% della As Roma, a Newco Roma che dovrà essere venduta a DiBenedetto. Le convocazioni partiranno una volta che dagli Stati Uniti saranno arrivati tutti i documenti richiesti da UniCredit alla cordata. E in particolare la cosiddetta «evidenza fondi», ossia la certificazione dell’esistenza di capitali sufficienti a completare l’operazione e il piano di rilancio. Nei giorni scorsi ne è arrivata una parte che però basterebbe da sola a coprire l’intero investimento.

UniCredit, memore dell’affaire Fioranelli, stavolta vuole andarci con i piedi di piombo e vuole le garanzie da tutti i componenti della As Roma DiBenedetto Llc per concedere l’esclusiva. Che di fatto c’è già visto che è solo con gli americani che UniCredit ora sta trattando. Lo schema dell’operazione grosso modo è stato definito. Non la cifra finale, però. L’advisor Rothschild sta lavorando agli ultimi dettagli. I termini comunque sarebbero grosso modo questi: per gli americani la società vale circa 110 milioni di euro, a cui si aggiunge la disponibilità a sottoscrivere in tandem con Unicredit un aumento di capitale in più tranche che si aggirerebbe sugli 80 milioni con i quali finanziare l’offerta in Borsa a tutti gli azionisti e il piano di sviluppo della As Roma firmato da DiBenedetto & soci.

UniCredit resterà nella società, ma a termine. La banca milanese dovrebbe infatti mantenere il 40% per poi rilasciarlo gradualmente. E un primo pacchetto sarebbe stato riservato all’immobiliarista romano Luca Parnasi, proprietario dei terreni su cui potrebbe sorgere il nuovo stadio che vogliono realizzare gli americani.

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