E a Cagliari si giocherà?

E a Cagliari si giocherà?

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IL ROMANISTA – Da partita mancata a partita rinviata. Potrebbe essere questo il destino di Cagliari-Roma, gara per cui il giudice sportivo ha disposto lo 0-3 a tavolino in seguito alla decisione della Prefettura di non far disputare l’incontro per motivi di ordine pubblico.

Di un ipotetico rinvio, riferisce Repubblica, si è parlato in via informale nell’ultimo Consiglio Federale in via Allegri: alla base di una decisione in questo senso “una questione di regolarità del campionato”. Alla Roma non è arrivata alcuna comunicazione in merito e la cosa sembra abbastanza assurda, visto che la sconfitta a tavolino è la pena prevista dal regolamento, ma se la Corte di Giustizia Federale dovesse decidere di far disputare la partita, la società rispetterebbe il verdetto e non avrebbe problemi a rimandare la squadra a Cagliari (dove ieri si è giocato a capienza ridotta). Da capire piuttosto dove si andrebbe a giocare, se in campo neutro o all’Is Arenas, magari a porte chiuse, com’era stato disposto dal Prefetto, o con l’accesso consentito ai soli abbonati. I fatti: visto che lo stadio di Quartu Sant’Elena è solo parzialmente agibile, il Prefetto aveva disposto che Cagliari-Roma del 23 settembre si sarebbe dovuta disputare a porte chiuse. Senonché, a meno di ventiquattr’ore dal fischio d’inizio, il presidente rossoblù Massimo Cellino in un messaggio sul sito del club aveva invitato i tifosi a recarsi ugualmente all’Is Arenas.

Nella notte in Prefettura si tiene una nuova riunione e la partita è rinviata per ragioni di ordine pubblico. La Roma reagisce con un durissimo messaggio del direttore generale Franco Baldini, ma il giudice sportivo precede anche il ricorso dei giallorossi: 0-3 a tavolino come da regolamento, Cellino si autosospende dalla presidenza del Cagliari, ma giustizia è fatta. E allora perché a una settimana di distanza questo ribaltamento? Perché – avrebbero detto in Federazione – dare la partita vinta alla Roma potrebbe mettere a repentaglio la regolarità dell’intero campionato. Meglio punire il solo Cagliari per l’uscita del suo presidente (che sarà squalificato) infliggendogli uno o due punti di penalizzazione. La decisione spetta alla Corte di Giustizia Federale, in seguito all’istanza di appello presentata dal Cagliari.

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