CORRIERE DELLO SPORT – A. SANTONI – Cesare Prandelli aveva da poco concluso la sua conferenza stampa, in una Parma già inghiottita dal buio e da una pioggerellina impalpabile, quando il giudice sportivo ha inflitto a De Rossi tre giornate di squalifica per il fattaccio del derby. Punizione attesa, anche dal ct, che però poco prima non aveva voluto calcare la mano nei confronti del romanista. […]
SPIEGAZIONE – Chiamato a spiegare l’ultimo raptus derossiano, il ct ha allargato il discorso, cercando di sottolineare anche la parte positiva della vicenda, che pure c’è stata: «De Rossi ha vissuto un momento di tensione, poi ha fatto un bel gesto, andando a chiedere scusa a Mauri nello spogliatoio della Lazio. Del resto, io non ho dubbi sul valore della persona. Certo, ogni tanto gli si chiude la vena, un fatto che può essere comprensibile ma che non deve capitare».
CAPITAN FUTURO – Ma cosa deve accadere perché De Rossi si liberi una volta per tutte dalle sue ombre lunghe? Il ct ha le idee chiare, in proposito: «Daniele è troppo tifoso, sente troppo la responsabilità verso la città, deve trovare un punto di equilibrio, solo così potrà diventare il capitano del futuro della Roma».[…]
