Europa a due facce

Europa a due facce

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Champions-LeagueCORRIERE DELLA SERA  (F. MONTI) – La Champions League delle italiane (solo due) comincerà martedì 16 settembre allo Stadium di Torino: la Juve (gruppo A) inizierà la sua avventura contro gli svedesi del Malmoe, che nel playoff hanno appena eliminato il Salisburgo e che sono in grande forma. Un altro Malmoe aveva messo subito fuori dalla Coppa dei Campioni l’Inter (1989-1990), quando non esistevano i gironi. Attenzione a Markus Rosenberg, ex Werder Brema, che aveva contribuito all’eliminazione della Samp nel playoff 2010-2011.

Il giorno dopo, la Roma (gruppo E) celebrerà il ritorno nell’Europa che conta all’Olimpico contro il Cska Mosca, che schiera Akinfeev, il portiere che ha aiutato la Russia di Capello a uscire subito dal Mondiale brasiliano, combinandone di tutti i colori.

Il viaggio della Juve proseguirà allo stadio Calderon (1° ottobre) contro l’Atletico Madrid, la squadra dell’agitatissimo Simeone (contro i bianconeri sarà comunque in panchina), che ha vinto la Liga, davanti a Barcellona e Real e ha perso la Champions ai supplementari. Se ne sono andati il portiere Courtois e Diego Costa (al Chelsea); è arrivato Mandzukic (venerdì scorso ha firmato il gol della Supercoppa di Spagna contro il Real), ma la caratteristica dei colchoneros resta quella di un calcio di battaglia, attraverso organizzazione tattica rigorosa e pressing esasperato. Il 22 ottobre e il 4 novembre, la Juve affronterà due volte l’Olympiacos Atene, la squadra guidata da José Miguel González Martín del Campo, cioé Michel, 51 anni, ex grande di Spagna (Real e nazionale): la novità dell’anno è l’olandese Afellay, 28 anni, ma una collezione infinita di infortuni, mentre Manolas ha scelto la Roma. Chiusura con la trasferta di Malmoe e l’Atletico allo Stadium. Ha detto l’a.d. bianconero Marotta: «La Champions è un torneo e non un campionato; resta il fatto che siamo finiti in un gironcino molto gradito, anche se ci sono alcune insidie: penso al Malmoe, che è una squadra in grande attività, perché chiude il campionato a novembre. Ma la qualificazione è e deve essere alla nostra portata». Idea condivisa via Twitter da Massimiliano Allegri: «Per noi un bel girone equilibrato, con campi caldi come quello dell’Atletico e il Pireo».

Dopo l’esordio con il Cska è più dura la strada della Roma. Il 30 settembre giocherà a Manchester in casa del City campione d’Inghilterra, che ha riscoperto la classe purissima di Jovetic (doppietta al Liverpool lunedì) e che continua ad affidarsi a Manuel Pellegrini, tecnico cileno (ex Real), molto attento al risultato più che alle grandi idee. Il 21 ottobre, la Roma se la vedrà all’Olimpico con il Bayern Monaco (ritorno 5 novembre all’Allianz) , uscito male dall’ultima Champions League, ma simbolo della Germania campione del mondo e con i bilanci a posto. Ha appena preso proprio dalla Roma Benatia (è un ex anche Guardiola) e Xabi Alonso dal Real, sono partiti Kross e Mandzukic, ma i campioni sono tanti e per tutti i gusti, da Neuer a Lewandoski, a Goetze, l’uomo del gol mondiale all’Argentina. Così Totti: «Il nostro è un girone duro, con squadre fortissime, ma sarà affascinante affrontare club di questo livello». E il presidente Pallotta: «Il girone è difficile, ma sono eccitato».

È stato un sorteggio in chiave Real, per celebrare la decima coppa vinta a maggio (palline estratte da Casillas, Hierro, Sanchis e Gento, con la consulenza di Riedle, perché la finale sarà a Berlino il 6 giugno 2015) e alla fine, Cristiano Ronaldo (15 gol nell’ultima Champions League) è stato proclamato miglior giocatore europeo della stagione 2013-2014, davanti a Neuer e Robben. L’Italia resta fuori dai grandi giochi. Lo si capirà anche oggi alle 13, quando verrà effettuato il sorteggio dei gironi di Europa League, con i nomi di Napoli, Fiorentina, Inter e Torino nell’urna.

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