Il Corriere dello Sport – Prende a calci la sconfitta, per quel gol discusso all’infinito, sfogandosi con le bottigliette e quanto si ritrova a tiro di piede: così Igor Campedelli fissa e maledice il fattaccio restandoci davvero male. «Non voglio parlare – si limita a dire -, osservo solo che non c’era neanche la punizione da cui nasce tutto, perché è Totti ad entrare a gamba tesa. Poi ci sono il fuorigioco di Adriano, l’avambraccio di Borriello e l’altro fuorigioco di Simplicio. Peggio di così… » . Tiene banco l’episodio che premia la Roma, ovvero il più rocambolesco degli epiloghi. Massimo Ficcadenti irrompe subito con la moviola: «Per me la posizione irregolare di Simplicio è ancor più evidente di quella di Adriano. In un’azione abbiamo visto quattro errori: dopo i tre dell’arbitro è arrivato pure quello nostro, perché bisogna riconoscere che per completare le cose e non farci dormire la notte ci si è messa alla fine anche l’ingenuità di Pellegrino. Abbiamo disputato una grande partita. Non si è vista la differenza rispetto alle qualità che la Roma possiede. Li abbiamo limitati, soprattutto nella prima metà della ripresa. Penso che ci stava stretto perfino il pareggio».