IL MESSAGGERO (S. CARINA) La grande paura è passata. Al fischio finale Rudi Garcia può tirare un sospiro di sollievo: «E’ sempre così, quando pareggi 2-2 meglio quando sei sotto e recuperi che il contrario. Vuol dire che la rimonta c’è stata e che i ragazzi hanno fatto un gran secondo tempo. Cosa è cambiato? Ho deciso di alzare il raggio d’azione di Pjanic e così Totti ha potuto giocare maggiormente in area, abbassando la difesa della Lazio. Abbiamo fatto una ripresa di altissimo livello. Francesco ha colpi da genio perché è un genio. L’avevo detto a De Sanctis prima della gara: ‘Oggi è il giorno del capitano’. E non mi sono sbagliato». Stimolato sul primo tempo da dimenticare, replica con fermezza: «Ho sbagliato la formazione iniziale? No, non ho sbagliato niente. Ljajic non era al 100%. Se lo fosse stato avrebbe giocato dall’inizio. Ha stretto i denti ed è entrato bene in partita come Strootman». Le domande lo incalzano ma il tecnico, almeno pubblicamente, si ostina a valutare il bicchiere mezzo pieno, provando a glissare sul primo tempo da incubo: «Come mai questa differenza tra i due tempi? La cosa importante è aver visto una Roma forte nei secondi quarantacinque minuti. La Lazio ha approfittato dei nostri errori, abbiamo fatto tanti regali. Per vedere comunque una bella gara bisogna avere due belle squadre, e la Lazio lo è. Quando le cose non vanno bene bisognerebbe forse tenere di più la palla… Ripeto: quello che conta è stata la rimonta, ottenuta con il cuore e con il gioco. Sono certo che questo pareggio ci servirà tanto per il futuro». Dopo aver confermato per l’ennesima volta Destro («Rimane sicuro, farà una grande seconda parte di stagione»), plaude prima l’iniziativa biancoceleste («Ho apprezzato molto la scritta ‘Je suis Charlie’ sulle loro maglie») e poi la tifoseria giallorossa: «Mai vista una cosa del genere (il riferimento è alla scenografia, ndc). Mi sento romanista ogni giorno di più. Peccato non aver segnato il terzo goal, perché sul 2-2 mi aspettavo di vincere. Almeno siamo riusciti a chiudere con un sentimento positivo».
PONCE IN PIÙ Mercato: arrivato ieri nella capitale Ponce che ha assistito anche al derby. Operazione da 5 milioni di euro per il 60% del cartellino. Visite e firma: rimarrà a Roma fino a mercoledì e poi ripartirà per l’Argentina, per far ritorno nella prossima stagione.