Il Messaggero – Montella, un nuovo rapporto con i giocatori

Il Messaggero – Montella, un nuovo rapporto con i giocatori

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La novità di Montella, l’attaccante più penalizzato dal turn over nell’éra d’oro di Capello, non sarà il sistema di gioco, ma il rapporto diretto con i suoi giocatori. Tant’è vero che, a meno di ripensamenti o di situazioni in bilico dal punto di vista medico, cercherà di far capire sempre la formazione già alla vigilia (come Allegri e il cittì azzurro Prandelli).
Quando si arrabbiò con Capello al San Paolo fu proprio per una mancanza di chiarezza dell’attuale tecnico dell’Inghilterra. «Mi fece scaldare tutto il secondo tempo, quasi dimenticandosi di me: e pensare che, per dare la mia disponibilità per quella trasferta, dovetti convincere il medico prima dell’allenatore. Per un problema alla caviglia, poi superato. Mi aveva garantito che mi avrebbe messo all’inizio del seconto tempo, entrai solo nel finale».
Rapporto diretto, senza pretattica inutile, specialmente con lo spogliatoio: sarà la grande differenza con la gestione Ranieri. Per riconquistare i giocatori e avere il meglio in campo, anche in allenamento. Perchè il lavoro quotidiano condizionerà le sue scelte, solo quello. Spiegando ogni decisione, senza sotterfugi o per interposta persona. Perché ultimamente gli interpreti giallorossi entravano in campo senza sapere come si dovevano sistemare. La difesa a cinque di Marassi è l’ultimo esempio del recente crollo giallorosso. Improvvisazione e disorganizzazione, i difetti cronici nelle quattro sconfitte di fila con 14 reti incassate.
A Bologna le scelte saranno quasi obbligate a centrocampo: Perrotta non ci sarà per una decina di giorni (distorsione con trauma contusivo alla caviglia destra) e Pizarro ha ancora mal di schiena e pure ieri si è limitato alla fisioterapia. L’assetto dovrebbe essere il 4-2-3-1: difesa a quattro e due mediani. Dietro, con Juan ancora leggermente influenzato, i centrali saranno Mexes e Nicolas Burdisso, a destra rientrerà Cassetti e a sinistra dovrebbe partire Riise che, per la verità, non vive un bel momento (l’alternativa è Castellini più di Rosi: quest’ultimo e Greco non sono da considerare squalificati, perché il 30 gennaio non lo erano). I mediani saranno Brighi e De Rossi. Da trequartista può giocare Simplicio, sulle fasce Taddei (o Menez) e Vucinic. Il centravanti è da scegliere tra Borriello e Totti. Due i ballottaggi: per decidere chi giocherà da prima punta e chi andrà in porta. Non è scontata la conferma di Julio Sergio: a Montella piace Doni che, se sta meglio, può fare il titolare. Vincenzino ha spesso utilizzato il 4-3-3. O il 4-2-1-3. In attesa di recuperare giocatori e soprattutto energie, eviterà un assetto troppo spregiudicato. Ma da Menez e Vucinic, possibili esterni, si aspetta tantissimo. Per schierarli insieme, sui lati del rombo offensivo.

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