La Roma delle meraviglie

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10IL MESSAGGERO (U. TRANI)- L’Olimpico festeggia il nuovo record della Roma, effervescente e straripante contro il Genoa di Gasperini: 4 a 0. Se il campionato, però, non può esaltare come dovrebbe il favoloso girone d’andata dei giallorossi, chiuso con 44 punti, è solo colpa del rendimento della Juve di Conte, prima con 52 punti e 8 di vantaggio. Nonostante i campioni d’Italia siano in fuga, Garcia si tiene stretti i numeri da scudetto: nel torneo scorso i bianconeri, a metà percorso, conquistarono gli stessi punti degli attuali rivali. Il francese di Nemours, oltre a battere il primato di Spalletti che conquistò  42 punti in 19 partite nel 2007 e nel 2008, ha anche il merito di aver ricostruito psicologicamente, fisicamente e tatticamente una squadra in crisi d’identità. Ora, con 12 punti in più di un anno fa, è in corsa per il podio e deve sfruttare il calendario (4 delle prossime 5 partite in casa). L’esibizione della Roma contro il Genoa è da applausi. Gasperini deve rinunciare a cinque titolari: Portanova, Gamberini, Kucka, Gilardino e Santana. Ma anche Garcia è senza gli squalificatiCastanDe Rossi, Ljajic e l’infortunato Balzaretti. La differenza, però, la fa l’organico. Prima dell’intervallo i giallorossi hanno già messo al sicuro il successo numero 13: 3 a 0 e partita finita in un tempo. La gente in tribuna si diverte. Lo spartito del francese entusiasma il pubblico e gli acuti degli interpreti sono da applausi: Florenzi realizza il suo quinto gol con una rovesciata di altri tempi (26’); Totti, su palla a rimorchio di Gervinho, ritrova il gol in casa con un destro sporcato dal tallone di Manfredini (30’) e Maicon, con controllo di coscia e tocco garbato di esterno destro (43’), conclude l’azione più bella (respinta di testa, in area giallorossa, di NainggolanTotti che fa partire Dodò, il brasiliano che apre a Florenzi, bravo da destra nell’assist di prima per il brasiliano). Garcia, come contro il Catania inizia con il 4-2-3-1 e alla fine ottiene lo stesso punteggio (4-0) dell’ultima gara del 2013. I mediani sono Nainggolan e Strootman e il tandem sembra il migliore mai visto fin qui. Il belga e l’olandese mostrano fisicità e qualità. Il massimo per chi gioca in quella zona. Il trequartista è Pjanic che spesso si scambia il posto con i due. Quasi una girandola lì in mezzo. E spesso si torna ai tre in fila, con Nainggolan centrale, per il4-3-3De Sanctis non fa nemmeno una parata, ma non si annoia a vedere i compagni. La difesa è la migliore del torneo con 10 gol presi (mai successo nella nostra serie A: un altro primato), davanti nessuno sgomita per mettersi in luce nella classifica dei cannonieri. Benatia, colpo di testa su corner di Totti (15° centro su palla inattiva), è con Florenzi il miglior realizzatore: 5 reti, difensore centrale ed esterno offensivo. Sul 4 a 0 la Roma non infierisce sul Genoa, rimasto in dieci per l’espulsione, dopo un’ora di Matuzalem anche se Strootman offre due chance a Destroche però le spreca. C’è tempo anche per il debutto di Jedvaj(24° giocatore utilizzato, più Skorupski, 25°, in Coppa Italia) e per i fischi dei tifosi a Marquinho che ha rifiutato il trasferimento proprio al club ligure.

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