La Roma «frena» il Frecciarossa

La Roma «frena» il Frecciarossa

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CORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA – Se avete accolto con stupore certe scene di commosso tripudio per l’acquisto di un Iphone dopo ore e ore di fila, non avete visto niente. Ieri pomeriggio alla stazione Termini una fan giapponese ha letteralmente perso il controllo quando ha visto con i suoi occhi il calciatore dei sogni: «Totti, Totti, Totti!» . Gridava, ansimava, saltava, in mezzo a un gruppo di cinquanta tifosi romanisti increduli. (..) La ragazza, piccolina di statura e vestita come un marinaio, si era organizzata con scrupolo per incontrare il suo campione preferito. Accompagnata da un amico dotato di telecamera professionale, è riuscita grazie all’aiuto dei poliziotti e di qualche divertito passante che l’hanno sollevata a scattare una foto a Francesco Totti,che nel frattempo non si era accorto di nulla perché era salito direttamente sul treno. Nonostante l’abitudine al delirio delle folle adoranti, anche lui è sembrato piuttosto stupito di tanta esuberanza.

L’ATMOSFERA – E’ stata un’altra risposta a chi sostiene che Totti sia famoso soltanto all’interno del grande raccordo anulare. Ed è stato un episodio che ha allietato il viaggio della Roma: tre ore di percorrenza fino a Parma, per celebrare il recente patto firmato con Trenitalia. A parte Destro, serissimo e nascosto dal cappuccio della tuta, e lo sbadato Pjanic, che aveva dimenticato un oggetto sul pullman ed è stato costretto a una corsa per riprenderlo appena prima del fischiodel capostazione, nel gruppo c’era un’aria rilassata. Stekelenburg scherzava con la “pelata” del preparatore Chinnici, Burdisso sorrideva con Goicoechea, De Rossi ascoltava musica, Osvaldo leggeva un libro. Mancavano invece i massimi dirigenti: Baldini, Sabatini e Fenucci hanno preferito non partire con la squadra.
FERMATA PERSONALE – E’ stato un viaggio segreto. La Frecciarossa delle 16.15 era diretta a Milano e, carte alla mano, non si sarebbe dovuta fermare a Parma. Ma grazie a un accordo tra Trigoria e Trenitalia, è stato consentito alla Roma uno stop eccezionale, per evitarle il fastidio del trasferimento in pullman da Bologna (l’unico diretto per Parma sarebbe arrivato dopo le 22). La novità è stata annunciata ai viaggiatori a bordo. Non ci sono state proteste, al di là di qualche battuta sui privilegi di cui gode il sistema calcio, perché il disagio è stato davvero minimo: non più di sette minuti di attesa.
LO SBARCO – All’arrivo a Parma, tre tifosi hanno chiesto e ottenuto foto ricordo incitando tutti: da Zeman, che ovviamente aveva già una sigaretta tra le dita, ai giocatori, soprattutto De Rossi che invece a Termini era stato richiamato a un maggiore impegno ( «Svejateve!» ) da un signore che batteva i pugni sul vetro del treno. Stasera al Tardini saranno non più di seicento, soprattutto tifosi romanisti del centro-nord, ad accompagnare la Roma.

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