La società al fianco di Zeman ma la difesa è un disastro

La società al fianco di Zeman ma la difesa è un disastro

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LA REPUBBLICA – F. FERRAZZA – Zeman e la sua fase difensiva. Inutile girarci intorno, passano gli anni, ma la discussione sul gioco del boemo continua a essere sempre la stessa. E la Roma, dopo nove giornate di campionato (otto per la verità vista la vittoria a tavolino di Cagliari), è la squadra che ha incassato più reti, ben sedici. Colpa di un ingranaggio che spesso e volentieri si inceppa, bloccandosi in una sorta di black out totale che paralizza le gambe dei calciatori e allunga la squadra sul campo. «Stiamo aspettando che i giocatori crescano, con l’obiettivo di fare meglio dello scorso anno raggiungendo, se possibile, una competizione europea». È l’ad Fenucci, a margine dell’Assemblea dei soci (approvato il bilancio al 30 giugno) che prova a tirar su il morale di una tifoseria spiazzata da un’altalena zemaniana, che ci si aspettava forse meno vertiginosa.

La sensazione è però che la dirigenza non condivida del tutto le scelte del mister boemo, anche quelle legate alle dichiarazioni contro gli arbitri. «Zeman come tutti gli uomini liberi può esprimere la sua opinione – continua Fenucci- ci vuole un po’ più di attenzione e questa nuova generazione di arbitri va lasciata libera di crescere con serenità ». L’ad giallorosso è stato ammonito per delle frasi ingiuriose nei confronti del direttore di gara, Massa, negli spogliatoi. «I designatori auspicano un dialogo tra dirigenti e arbitri, la Roma ha sempre evitato di parlarne sui giornali, ma all’interno è giusto farlo con educazione. Pensiamo che l’introduzione degli arbitri di porta abbia generato confusione ». […]

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