Lamela c’è: La Roma lo aspetta per dare la svolta

Lamela c’è: La Roma lo aspetta per dare la svolta

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GAZZETTA DELLO SPORT (F. ODDI) – Sabatini aveva un sogno che rasentava i confini dell’utopia, tanti milioni da tirar fuori e ancor più punti interrogativi, un centrocampo Pastore-De Rossi-Lamela. Poi un diluvio di soldi ha dirottato il buon Pastore sulla via di Parigi, ma il sogno numero due potrebbe essere ancora attuale: il trequartista Lamela arretrato a centrocampo, salvatore di un reparto apparso drammaticamente a corto di piedi buoni.
Indizi di mercato Giovedì a Bratislava a fianco del vertice basso (Viviani, vista la squalifica di De Rossi) c’erano Brighi e Fabio Simplicio, uno che in ritiro ha giocato meno dei ragazzini e uno che non lo ha fatto proprio, per scelta tecnica: Pizarro era fuori per infortunio, ma resta uno che quel ruolo lo ama poco (eufemismo), Greco sarà utile ma difficilmente risolutivo, Taddei in Slovacchia ha vissuto un’esclusione che puzza tanto di bocciatura. Che, se il 17enne Verre non avesse avuto la febbre, sarebbe toccata anche a uno tra Brighi e Fabio Simplicio. In tutto questo, il primo obiettivo di mercato è Osvaldo, il secondo è Kjaer, e nessuno dei due somiglia neppure lontanamente a un centrocampista, come a dire che il nuovo rinforzo in quel ruolo potrebbe essere già in casa.
Uomo del giorno In casa, ma da poco: il 19enne ex River Plate è arrivato giovedì pomeriggio, prima notte in albergo, ieri a pranzo già a Trigoria, dove alle 12 verrà presentato alla stampa. Seconda mattinata di lavoro: la prima, ieri, l’ha passata al Gemelli, risonanza magnetica alla caviglia sinistra, quella che ha preso calci per tutto il mondiale under 20. Lamela lì era la luce: si era fatto male due giorni prima di partire, allenandosi da solo, ogni volta veniva dato in dubbio, ogni volta alla fine giocava, perché in Argentina se uno porta il numero 10 va in panchina solo nelle gare inutili, come quella con la Corea. Titolare fisso nelle altre 4, in cui l’albiceleste ha segnato 3 soli gol, tutti suoi, due su rigore, uno, col Messico, partendo palla al piede da centrocampo, roba che su Youtube, a Roma e dintorni, ha fatto furore.
Conto alla rovescia Quando, il 9 agosto, l’Argentina è stata eliminata ai rigori dal Portogallo, a Trigoria sono stati ben felici: fossero arrivati fino in fondo starebbe ancora lì (oggi la finale, Portogallo-Brasile), invece ieri — fonte: comunicato della Roma — «il giocatore ha già iniziato la terapia riabilitativa». L’infiammazione rimane, ufficialmente per il ritorno di giovedì con lo Slovan non ce la farà mai, però intanto lo hanno messo in lista, la convocazione potrebbe anche arrivare. Sempre che la caviglia gli consenta di far vedere a Luis Enrique «trabajo y sudor»: con quelli, come si è capito leggendo la formazione di giovedì, nulla è impossibile.

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