CORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA – Ha letto il nostro titolo, Fenomeno Marquinhos , e ha inserito la pagina sul suo profilo Twitter. Ma non per questo si è montato la testa dopo la favolosa partita contro il Torino: «Devo restare con i piedi per terra, so che sono giovane e che devo migliorare» . A 18 anni Marcos, come lo chiama Zeman e come si legge sulla maglia, ha già capito che è pericoloso adagiarsi sull’effetto sorpresa. Basta un attimo e il calcio ti butta giù dalla torre, che è molto più difficile da scalare rispetto a Rolando Bianchi. Intanto, in qualità di miglior ‘94 della serie A, Marquinhos si è meritato i paragoni con Vierchowod e un contratto definitivo con la Roma: avendo raggiunto contro il Torino l’ottava partita di almeno 45 minuti, è stato automaticamente riscattato.
AMBIENTAMENTO – La Roma sapeva di avere in pugno un asso di cuori. Ma nessuno, nemmeno il ragazzo, si sarebbe immaginato un ingresso così rapido e autoritario nella difesa della Roma. (…) Invece a Roma, dove è seguito con passione dal padre, in poche settimane si è preso il posto da titolare, annullando il gap di esperienza con Burdisso e Castan, approfittando di un allenatore che non ha paura di osare. «Per me l’età non conta, gioca chi lo merita» dice Zeman. E ha rispettato il principio.
UMANITA’ – Lunedì sera Marquinhos ha incassato i complimenti pubblici di Florenzi ( «E’ stato il migliore in campo» ) che ha ringraziato attraverso il social network preferito. E poi si è rimesso al lavoro, anche se ieri a Trigoria ha riposato per non sovraccaricare un muscolo affaticato. Niente stravizi: la sua è una vita tranquilla che scorre tra la casa dell’Eur e un ristorante o un centro commerciale. Quello che hanno notato i compagni, oltre al talento, è la maturità. Marquinhos parla già italiano, ammira Gandhi, legge libri, ragiona da adulto. Appena sbarcato a Roma ha chiesto di visitare San Pietro in ossequio alla sua fede cattolica. (…) L’unica minaccia per Marquinhos ora viene dal Sudamerica: a gennaio potrebbe essere convocato per un torneo di qualificazione del Brasile Under 20. Sabatini si è già messo al lavoro per fermare ogni tentazione strana: al suo piccolo campione non vuole rinunciare più.
