Mini-tessere, l’Osservatorio dice no. Per ora…

Mini-tessere, l’Osservatorio dice no. Per ora…

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CORRIERE DELLO SPORT L’Osservatorio ha detto no. Anzi, me­glio dire, chissà. In ogni caso, oggi, non potrà partire la vendita del carnet dei sedici biglietti per le partite casalinghe, che la Roma aveva va­rato per andare incontro ai propri tifosi.

Il no, anzi il forse, è stato legittimato con la motivazio­ne che «il carnet dovrà essere sottoposto a più approfondite analisi, l’iniziati­va sarà meritevole di ulteriore approfondimento dopo un pe­riodo di piena applicazione del­le regole stabilite dal protocollo d’intesa. E’ ritenuto necessario acquisire valutazioni di altri club potenzialmente interessati nel corso dei tradizionali incon­tri che vengono organizzati dal­l’Osservatorio al termine del girone d’andata e a fine campionato. L’introduzione di un’ulteriore card potrebbe generare incertezze a livello na­zionale » . Non può dunque essere ritenuta una bocciatura totale. Anche se la Roma dovrebbe perlomeno attendere sino alla fine del girone d’andata, cosa che a Trigoria ha regalato soltan­to musi lunghi. E figuratevi come l’hanno presa i tifosi. Il club giallorosso in serata ha emesso un comunicato: «A seguito delle determinazioni del­l’Osservatorio e per lo spirito di responsabilità che l’ha sempre contraddistinta As Roma rende noto che la vendita delle speciali card è momen­taneamente sospesa. Tuttavia, non comprenden­do le motivazioni delle determinazioni, As roma si riserva di comunicare le proprie decisioni a margine del prossimo Cda in programma il 27 set­tembre prossimo» .

E ORA? –Quello dell’Osser­vatorio tutto può essere considerato meno che un no definitivo. Però era sta­ta coltivata la speranza che tutto potesse procede­re come negli auspici della società giallorossa, tanto è vero, per esempio, che nei Romastore che da oggi dovevano iniziare la vendita del carnet dei biglietti, erano stati già distrubuiti i numeret­ti per consentire una vendita ordinata. Di fronte al no, anzi al forse, dell’Osservatorio, nei giorni scorsi la società giallorossa aveva fatto trapela­re l’intenzione di voler andare nella questione si­no al punto di portare il tutto davanti al Tar. Co­sache non è per nulla da escludere. Tanto è ve­ro che ieri sera all’Olimpico, i massimi dirigenti giallorossi si sono confrontati a lungo sulla que­stione, con l’amministratore delegato Claudio Fenucci nel ruolo del dirigente più favorevole a provare a dialogare.

ITER –Da più che autorevoli fonti ministeriali, per asse­condare l’esilissimo spira­glio lasciato dal comunicato dell’Osservatorio, ci sarebbe bisogno che la Roma, possi­bilmente insieme agli altri club che decidessero di se­guire la stessa strada, do­vrebbe presentarsi in Lega e, insieme alla Lega stessa, poi fissare un appun­tamento con il Ministero dell’Interno dove trova­re un punto d’incontro per apportare le modifi­che necessarie al protocollo che a suo tempo fu fatto per la tessera del tifoso. Insomma si può di­re che non è finita qui. Anche se la Roma e i suoi tifosi avrebbero preferito tuttaltra soluzione.

 

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