Pallotta: «Abbiate fede, è la strada giusta»

Pallotta: «Abbiate fede, è la strada giusta»

SHARE

IL ROMANISTA – D. GIANNINI – Quella che i tifosi hanno visto a Riscone e stanno vedendo in America è una Roma bella, divertente e, per quello che conta in questo periodo (un po’ sì, perché i risultati pure in amichevole fanno sempre bene), anche vincente. Ed è solo l’inizio. Lo pensano in tanti. Lo pensa e lo dice chiaramente anche James Pallotta. Il socio forte della cordata a stelle e strisce si è goduto da padrone di casa la bella vittoria dei giallorossi dell’altra sera contro il Liverpool. Sì, casa. Ovvero Boston, Fenway Park, il tempio del baseball per tutti, ancora di più per i bostoniani. «Tante emozioni per me – ha detto Pallotta a Roma Channel prima del’inizio della partita -. Sono cresciuto qui 54 anni e non avrei mai potuto immaginare una partita come Roma-Liverpool in un luogo così bello come questo. E’ stato bello per la mia famiglia e per questo stadio. Una bellissima esperienza per l’allenatore, lo staff tecnico, per tutti».

Una serata speciale anche per lui che, prima si è fatto fotagrafare in una presa aerea col guantone da baseball, poi sotto il tabellone col risultato finale dalla sfida facendo con le mani il segno del 2-1. E ora si riparte. Per una Roma sempre più forte: «Qual è stata la cosa più soddisfacente di quest’anno? Mi ha colpito di più la professionalità di tutti quelli che hanno lavorato – ha spiegato -, lo staff, la squadra, Franco Baldini. Posso dire che siamo all’inizio, è la strada giusta per l’inizio di un decennio». Gli chiedono cosa ha detto allo staff tecnico: «Nulla di particolare, ho detto loro di divertirsi, di godersi Boston. Si è rivelata una città ideale anche per loro, spero che tutti da Roma vedano ciò che stiamo facendo. Questi eventi, creano sicuramente un viatico importante per essere uno dei brand più grandi al mondo. Vorremmo fare una tournée in Asia il prossimo anno, andare in due continenti e tra due anni tornare negli Stati Uniti. Ecco, sarebbe bello ogni due anni rinnovare qui a Boston la sfida Roma-Liverpool». L’ultima battuta è per un messaggio ai tifosi: «Siamo solo all’inizio, serve tempo, abbiate fede. Forza Roma!».

La Roma è all’inizio del cammino pluriennale che la dovrebbe portare a primeggiare presto in Italia e in Europa, ma è anche oltre la metà della sua tournée negli Usa. Dopo Chicago e Boston ecco l’ultima tappa: New York. Stasera alle 20 ora locale (le 2 di notte in Italia) nella Grande Mela i giallorossi scenderanno incampo per la loro terza amichevole, quella della Red Bull Arena contro la nazionale di El Salvador. La squadra ha lasciato Boston ieri mattina in treno, un viaggio di circa 4 ore (durante il quale alcuni giocatori tra cui Totti e Florenzi hanno scelto di riposare, mentre altri erano nel vagone ristorante e altri ancora al computer) per arrivare a NY. Poi, prima dell’allenamento pomeridiano, il trasferimento al W Hotel, che ospita la squadra e dove si è tenuta la conferenza stampa prepartita. «El Salvador francamente non lo conosco come avversario – ha detto Totti -. É comunque una partita per noi importante e vogliamo continuare a fare bene». Gli ha fatto eco Michael Bradley: «Vogliamo concludere al meglio questa tournée in Usa e poi continuare a lavorare al meglio». Del giocatore americano  ha parlato invece Zeman: «La società è andata a prendere un giocatore di cui sapeva il valore e già da queste prime settimane sta mostrando le sue potenzialità».  Stasera, per noi stanotte, tutti in campo per l’ultima volta prima di fare ritorno in Italia. Un rapido passaggio per Trigoria, poi di nuovo via, verso la seconda fase del ritiro ad Irdning. Insomma, è proprio vero: «Siamo solo all’inizio».

 

NO COMMENTS

Comments are closed.