La Gazzetta dello Sport (F.Bianchi) – Luciano Spalletti ha una visione indiana delle cose. O perlomeno vuole farlo credere. Uno dei detti più famosi indiani è che «tutto il potere deriva dalla spirito». Certo, il suo è uno spirito più laico, ma ci vuole un credo religioso per affermare che la sua Roma «ha il 50% di probabilità di passare il turno col Real». Con la sua carica (e gli ultimi risultati, certo) Spalletti ha gasato tutto l’ambiente.Finalmente a Roma si respira entusiasmo. Un atout in più. Poi però c’è la realtà, ci sono i numeri e quelli dicono altro. Dicono che la Roma non ha le stesse possibilità, qualcuna sì però. Può crederci. Vediamo come può sfruttare al meglio quelle possibilità.
TAGLIARE IN DUE IL REAL – La vecchia legge «primo non prenderle» è più che mai sacrosanta in questo caso. Il Real è una macchina da gol (soprattutto in Europa: le sue cifre sono nettamente migliori che in Liga) e visto che è dura anche per dei difensori fenomeni fermare Ronaldo, Benzema e compagnia velenosa, sarebbe opportuno tagliare loro i rifornimenti. I blancos in Champions hanno una media di ben 610 passaggi (contro i 387 della Roma, che paga le due impotenti sfide col Barcellona), 163 verticalizzazioni e 28 giocate utili in area. È fondamentale provare a segare in due ilReal, lasciare gli attaccanti più isolati possibile dal centrocampo. Sarà fondamentale il pressing alto di Nainggolan e De Rossi. Spalletti sembra propenso per un 4-1-4-1 conDe Rossi davanti alla difesa. Ma anche se sarà 4-2-3-1 non cambierà molto l’atteggiamento tattico. I due avranno il compito più arduo. Il belga deve fermareModric, vero motore di tutto (che ha meno passaggi positivi, 243, di Kroos, 379, eIsco, 292, ma sono più verticali). E poi provare a far ripartire l’azione in velocità. La media altissima di Nainggolan nei contrasti vinti (93%) fa ben sperare. De Rossidovrà dare un occhio avanti e dietro per i raddoppi e dare anche una mano a Pjanic per lasciargli spazio creativo.
SALAH TOCCA A TE – Insomma, una sana impostazione difensiva non guasterà, perché poi l’anello debole (si fa per dire) della catena madrilena è la difesa, soprattutto seMarcelo non ce la fa. Ma anche col brasiliano, la retroguardia di Zizou potrebbe soffrire le incursioni rapide e improvvise. Con pressing e ripartenze la Roma ha la chance di mettere sotto il Real. Salah e El Shaarawy hanno gamba e tecnica per piazzare lo sprint giusto, concludere in prima persona o servire il ritrovato (?) Dzeko, a meno cheSpalletti si inventi il falso nueve Perotti. L’egiziano potrebbe trovarsi di fronte il non irresistibile Nacho (con Marcelo out, Carvajal si sposterebbe a sinistra). E poi lui negli spazi europei si trova a meraviglia: ha creato 11 occasioni. Poi, casomai, c’è il jollyFlorenzi, che con le grandi sforna capolavori (vero Barça?).