RASSEGNA STAMPA – De Sisti: «Se si segue Zeman, andrà bene» (Il...

RASSEGNA STAMPA – De Sisti: «Se si segue Zeman, andrà bene» (Il Romanista)

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(Il Romanista – P.A.Coletti) – «Pjanic può giocare ovunque». Giancarlo De Sisti ne è certo. «Il bosniaco ha qualità tecniche tali per giocare in tutti i ruoli del centrocampo zemaniano» ha detto l’ex centrocampista di Roma e Fiorentina al Romanista. Intermedio o centrale? È questo il grande dibattito che si è scatenato attorno a Pjanic. Zeman lo vede intermedio, il suo regista ideale è Tachtsidis. Il bosniaco qualche giorno fa ha espresso il desiderio di giocare in una zona più centrale del campo. Domenica contro l’Udinese, complice l’affaticamento muscolare di Florenzi, Pjanic potrebbe essere scelto dal Boemo per giocare al fianco del greco e di De Rossi.

 

Contro l’Udinese Pjanic tornerà probabilmente titolare, qual’è il ruolo ideale del bosniaco? Non mi va di ficcare il naso in casa altrui. È come mettere il dito tra moglie e marito dire se Pjanic è meglio come regista o come intermedio. Certo c’è da dire che come centrale fa fatica a giocare anche De Rossi, che per me resta il migliore di tutti. Sicuramente Pjanic può giocare intermedio e anche bene. Perché se questa Roma inizia a giocare come vuole Zeman io credo che tutti possano giocare un po’ ovunque.  

 

Con Florenzi in gran forma Pjanic sta trovando qualche difficoltà a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Quello che fa Florenzi in questo momento, è difficile farlo. Sta andando veramente oltre ogni più rosea aspettativa, decisamente oltre la media. Florenzi ha marcia, ha idee, ha tutto quello che Zeman desidera. Comunque non è insostituibile. Credo che Pjanic sia proprio un giocatore perfetto per giocare in una zona intermedia. Io non voglio mettermi nelle condizioni del saccente che dà consigli agli allenatori. Dico solo che viste le sue caratteristiche tecniche Pjanic può giocare benissimo da intermedio, poi certo se il giocatore stesso dice che preferisce fare il centrale questo è un problema che devono risolvere dentro Trigoria.

 

Con tutti a disposizione qual è il suo centrocampo ideale? De Rossi sempre e, se devo giudicare le prestazioni attuali, anche Florenzi lo farei giocare sempre. Non voglio andare oltre. Io sono un grande tifoso della Roma e della Fiorentina, non mi va di creare rumore intorno alle mie due squadre del cuore. Zeman sa benissimo cosa è meglio per la Roma, mi fido delle sue scelte.

 

Nel 4-3-3 di Zeman quali sono le differenze tra l’intermedio e il centrale? Oggi io non vedo più tanta distinzione tra i ruoli del centrocampo a tre. Nel momento in cui non ci sono più le specializzazioni, mi sembra strano che un giocatore non possa giocare in uno dei tre ruoli. Casomai le grandi differenze le vedo tra l’intermedio e l’esterno, che deve semre avere come riferimento la linea laterale. Non tutti ci possono giocare. Bruno Conti era formidabile in quel ruolo. Florenzi è uno che ci si adatta molto bene, perché è sveltissimo. Il regista nel 4-3-3 di Zeman è un ruolo in cui potrebbero far bene in diversi, su tutti De Rossi. Però Tachtsidis è il più svelto a dare la palla. L’interpretaizone del play basso con il Boemo è proprio quella di spostare la palla il più rapidamente possibile e utilizzare il driblling solo nei momenti adatti. Per questo credo che Zeman in quel ruolo preferisce il greco. Certo De Rossi in quel ruolo è fortissimo e l’ha dimostrato con Spalletti e Luis Enrique ma dà un’interpretazione del ruolo diversa da quella di Tachtsidis.

 

Zeman è l’allenatore giusto per rilanciare la Roma?Io sto con Zeman. Bisogna seguire e condividere le idee dell’allentaore perché è tornato a Roma per fare bene in questa città e con questa maglia. Lui sa benissimo che se le cose non andassero bene pagherà in prima persona. Se si è romanisti si deve credere in Zeman. Poi sarà il campo a dare il verdetto. Solo il campo ci dirà se Pjanic era meglio farlo giocare play o intermedio. Io ascolto e seguo Zeman che si assume come sempre le sue responsabilità. Certo poi c’è Pjanic che preferisce giocare centrale, De Rossi che è un grande regista, anche se le prestazioni e i gol in Nazionale dimostrano che può giocare alla grande anche da intermedio. L’importante è che giocatori e allenatore siano d’accordo. D’altronde per il bene della Roma si deve essere pronti a tutto.  

 

La grande rimonta di Genova può essere stata la partita della svolta per i giallorossi? È troppo presto. Io sono molto curioso di vedere come si evolverà questo campionato della Roma. Già si diceva che Inter-Roma poteva essere il primo spartiacque della stagione. E dopo la vittoria tutti a parlare di scudetto. Poi dopo la batosta di Torino la situazione si è ribaltata. Io sono dell’idea che bisogna aspettare per dare giudizi definitivi. Voglio vedere prima come vanno le prossime cinque partite e poi un primo bilanco si potrebbe fare. Ricordiamoci sempre che l’allenatore è nuovo ed ha delle richieste particolari che prevedono un calcio offensivo molto dispendioso. Anche molti giocatori sono nuovi, certi meccanismi hanno bisogno di tempo. Comunque credo che l’aver ribaltato il risultato contro una buona squadra come il Genoa abbia dato grande convinzione nei propri mezzi. La vittoria di domenica sera può essere un punto di ripartenza però aspettiamo a dare giudizi definitivi. Il valore della rosa è alto, il valore dell’allenatore non è in discussione. Poi i problemi, gli infortuni e le partite storte ci possono stare nell’arco di una stagione. Però lo spirito che ho visto a Genova è quello giusto, quello di una sqaudra convinta di poter vincere, sempre. La squadra c’è, l’allenatore pure. Dopo il derby potremo fare delle analisi più approfondite e sapremo quali sarano le reali ambizioni della Roma.

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