RASSEGNA STAMPA – Finalmente Dodò (Gazzetta dello Sport)

RASSEGNA STAMPA – Finalmente Dodò (Gazzetta dello Sport)

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(La Gazzetta dello Sport – M.Calabresi) – All’Olimpico sarà sera, a San Paolo pomeriggio. Il posticipo di Roma-Udinese ha risparmiato l’alzataccia a tifosi, dirigenti ed ex compagni del Corinthians, che si fregheranno le mani. Tre difensori del Timao titolari nella Roma (più Piris, che giocava nel San Paolo): Marquinhos, Castan e, ladies&gentlemen, José Rodolfo Pires Ribeiro, per gli amici Dodò. Sì, proprio lui, il potenziale crac del mercato della Roma, ancora per qualche ora oggetto misterioso.

Era ora Zeman, l’uomo che più volte lo aveva frenato, stavolta lo lancia: «Ha fatto tutta la settimana di allenamenti, a parte il primo che ha saltato per un po’ d’influenza. Sta nettamente meglio rispetto alla scorsa settimana». Attorno a questo ventenne coi riccioli da bravo ragazzo c’è un’aspettativa enorme: a Trigoria sono rimasti tutti impressionati, dalla corsa, dal modo di stare in campo, dal tiro. Come a dire che l’appellativo con cui Sabatini lo ha portato a Roma («l’erede naturale di Roberto Carlos», come ammesso dallo stesso terzino) non è esagerato. Zeman, durante la settimana, lo ha provato con i titolari, ma ha vagliato tutte le ipotesi alternative, visti anche i guai di Balzaretti e Taddei: poteva fare il terzino Marquinhos (con Burdisso e Castan in mezzo), lo poteva fare Marquinho (che lo ha fatto con Luis Enrique), e paradossalmente anche Castan, che ha esordito in nazionale proprio da esterno sinistro. Invece no: Dodò in campo senza passare dal via, alla prima convocazione.

Fine del tunnel Proprio ora che è pronto, viene da pensare a quanto i suoi primi mesi italiani siano stati pieni di contraddizioni: i test fatti con i compagni a Trigoria e il ritiro fatto da solo, i quattro minuti giocati con l’Aris in amichevole prima di fermarsi di nuovo, per altri due mesi. Chi lo ha visto giocare dal vivo si ritenga fortunato: a Zeman, intanto, è bastato un dvd.
Effetto domino Dodò a sinistra, di fatto, per il momento chiude le porte a Burdisso, così come la scelta di Zeman di insistere su Tachtsidis regista e De Rossi intermedio (più l’esplosione di Florenzi) ha chiuso le porte a Pjanic. «La fase difensiva del bosniaco non è da grande giocatore», ha confermato Zeman, che anche in attacco ha le idee chiarissime. «Il ruolo di esterno destro spetta a Lamela — dice il tecnico —. Destro, in questo momento, può fare il centravanti o l’esterno sinistro». Caselle, al momento, occupate da Totti e Osvaldo. Possibile, comunque, una staffetta con il capitano, visto l’impegno infrasettimanale di Parma e che Totti nei giorni scorsi ha avuto qualche problema. Dodò, invece di problemi ne ha avuti fin troppi: con la difesa tutta paulista, non c’era giorno migliore per togliere il velo.

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