IL TEMPO (A. SERAFINI) – Un lungo duello e nessun vincitore. È una storia che si ripete quella traRoma e Napoli, pronte ad affrontarsi nuovamente domani all’Olimpico per rimanere attaccate all’ultimo, ma fondamentale treno della qualificazione diretta alla Champions League. D’altronde, l’ultimo biennio ha registrato per entrambe le formazioni un percorso molto simile anche nell’epilogo finale: contendere il trono alla Juventus capolista è un obiettivo ancora lontano, meglio quindi concentrare ogni sforzo sul secondo posto garantendosi soprattutto la certezza di un introito economico fondamentale per la progettualità del futuro.
Lo scorso anno è toccato alla Roma (al termine della stagione i giallorossi chiusero con 6 punti di vantaggio), costringendo i partenopei a stravolgere i piani estivi in vista dei preliminari di Champions League con l’Athletic Bilbao (appuntamento per altro fallito). Ora, a 10 partite dal termine e soltanto con 6 lunghezze di distanza tra le due formazioni, lo scontro diretto profuma tanto di Champions, quella che da qualche tempo stanno pregustando anche Lazio, Sampdoria e Fiorentina. La contesa più affascinante e in grado di poter riproporsi sino alla fine però rimane traRoma e Napoli, costrette domani a giocarsi il tutto per tutto dopo un campionato che finora ha mostrato soprattutto incertezze e fragilità. Tante le occasioni perse, troppa ancora la distanza da chi nel passato recente domina incontrastata la classifica. Sono almeno un paio d’anni infatti che i due club partono in estate con lo stesso ruolo di antagonista al colosso Juventus, punzecchiandosi senza sosta anche nei lunghi mesi del mercato. Dai contatti (per nulla graditi a Trigoria) partiti da Napoli per cercare di strappare il sì di Lamela, le schermaglie non sono diminuite, tanto che proprio nella passata estate Walter Sabatini aveva provato ad interessarsi seppur in modo preliminare al «Pipita» Higuain. In entrambi i casi le due operazioni si sono concluse con un nulla di fatto, forse soltanto per infastidire il rispettivo avversario.