Un Faraone avanza l’altro retrocede. Lì davanti Spalletti pizzica pure Salah

Un Faraone avanza l’altro retrocede. Lì davanti Spalletti pizzica pure Salah

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La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – «Voglio una svolta, questo è un nuovo inizio». Carico è carico, non c’è dubbio. Ora, però, si tratta di trasmettere quella carica in campo, tra allenamenti e partita. Del resto, Stephan El Shaarawy non ha molte altre alternative, se vuole arrivare davvero all’Europeo deve accelerare ora, regalando alla Roma 4 mesi di alta scuola. «Sono qui per questo, per aiutare la squadra e guadagnarmi l’Europeo — aggiunge il Faraone nel suo primo giorno in giallorosso —Sono tornato in Italia anche per questo, qui ho più visibilità per riconquistarmi l’azzurro. Ma mi serve continuità, mi serve giocare. Mi metto a disposizione di Spalletti per questo».
 

LA GRANDE CORSA – La giornata di ieri di El Shaarawy (scelto il numero 22) è stata lunga, iniziata la mattina con le visite mediche tra il Policlinico Gemelli e Villa Stuart, proseguita con la firma del contratto (scadenza 2020, a 2,3 milioni di euro più bonus), i colloqui con Sabatini e Baldissoni, il primo allenamento e la conoscenza diTrigoria. Proprio lì dove si era già affacciato da fenomeno nel 2009 con il Genoa, segnando un eurogol a girare nella finale d’andata della Coppa Italia Primavera. La Roma per lui girerà al Milan 1,4 milioni di euro per il prestito, con un diritto di riscatto a giugno di 13 milioni. «L’impatto è stato positivo, spero di ripagare subito la fiducia di tutti — continua a Roma Tv —Gli ultimi sei mesi non sono stati positivi, ora voglio dimostrare tanto a tutto il calcio italiano. Ritroverò un palcoscenico importante come la Champions, anche se ora ci serve di fare punti in campionato. Uniti cercheremo di ottenere grandi risultati».

DUELLO TRA FARAONI – Nel gioco del destino, El Shaarawy si andrà a giocare il posto con Salah, di cui rappresenta l’alternativa sia nel 4-2-3-1 sia nel 3-4- 2-1. In comune, per ora, hanno in particolare l’amore per l’Egitto. «Un paese a cui sono molto legato, dove è nato e cresciuto mio padre. Appena posso ci vado con la mia famiglia, lì ho tutti i parenti». Anche se a Elsha, rispetto a Salah, piace giocare dall’altra parte del campo, come esterno sinistro. «È il ruolo che mi piace di più, dove posso partire largo per accentrarmi. Ma posso ricoprire tutta la fascia e giocare anche seconda punta. Deciderà Spalletti».

PEROTTI E NON – Intanto oggi potrebbe essere il giorno di Perotti. La Roma, dopo aver avuto la certezza delle garanzie bancarie dalla Cina per Gervinho, tra oggi e domani può chiudere anche la trattativa per l’argentino (prestito con obbligo di riscatto, in tutto 12 milioni). Poi sarà caccia al difensore centrale: Heurtaux, Neto, Rolando e Tonelli restano i nomi sul taccuino del d.s. Sabatini. A meno che non ne spunti uno a sorpresa.

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